Attacco d’ansia a 8 anni: interrogazione e panico, così la maestra ha gestito la situazione in classe. Il racconto

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Una docente, supplente in una scuola primaria, ha condiviso su X un’esperienza toccante che ha acceso i riflettori sull’importanza della salute mentale anche nei bambini.

L’insegnante racconta di aver notato una sua alunna, Alice, in evidente stato di agitazione prima di un’interrogazione di geografia. La piccola era pallida, gelida e rispondeva in ritardo. Dopo aver allertato i collaboratori scolastici, che però hanno riportato l’alunna in classe ancora più spaventata, la docente si è seduta accanto ad Alice, rassicurandola e accarezzandole i capelli.

La bambina è scoppiata in un pianto liberatorio, confessando l’ansia che provava prima delle interrogazioni. L’insegnante, anziché insistere per interrogarla, le ha offerto diverse alternative: uscire dalla classe per rilassarsi, ripassare con un’amica o, se proprio non se la fosse sentita, svolgere l’interrogazione in forma scritta. Rassicurata, Alice ha poi affrontato l’interrogazione orale sulla montagna, ottenendo un distinto.

Il racconto ha commosso gli utenti, che hanno elogiato la sensibilità e l’empatia della docente, sottolineando l’importanza della formazione del personale scolastico su questi temi. Molti commenti, infatti, evidenziano come la scuola sia ancora “indietro anni luce” sulla formazione di docenti e personale ATA riguardo alla salute mentale.

Alcuni utenti hanno condiviso esperienze personali simili, ringraziando l’insegnante per aver dato voce a un problema spesso sottovalutato. “Grazie a nome di ogni bambina che ha saputo dare un nome a tutto questo solo da grande”, si legge in uno dei commenti.

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