ATA, possibilità di alternare lavoro agile e in presenza: la novità nel nuovo contratto. IPOTESI ATTO DI INDIRIZZO
In arrivo novità nel nuovo contratto per il personale ATA: il lavoro agile/da remoto potrebbe essere una modalità di svolgimento del servizio in alternanza con il lavoro in presenza. Questo quanto contenuto nell’atto di indirizzo firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il lavoro da remoto e il lavoro agile- si legge nell’atto- dovranno qualificarsi come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa da parte dei dipendenti. Il contratto definirà l’esercizio di tale modalità di lavoro, nella cornice definita dalle linee guida sul lavoro agile del 17 dicembre 2021 e nell’ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, fermo restando quanto chiarito nella parte generale di questo atto di indirizzo.
Il lavoro agile/da remoto – si spiega – dovrà essere realizzato in alternanza con il lavoro in presenza, anche al fine di migliorare l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro e la condizione lavorativa, per migliorare l’innovazione organizzativa e la qualità del servizio ed in ogni caso laddove sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare in tale modalità.
Il contratto disciplinerà le modalità della prestazione con particolare riguardo ai diritti e alle relazioni sindacali, alla formazione specifica, alla predisposizione e utilizzo dei dispositivi, della salute e sicurezza, del tempo di lavoro e di reperibilità, del diritto alla disconnessione, dei rientri, e di tutti gli altri aspetti del rapporto di lavoro che esigono adattamenti in caso di lavoro eseguito in presenza.