Assunzioni docenti, Valditara vuole più flessibilità per il reclutamento. Ruoli da GPS prima fascia anche per posto comune? Ipotesi

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Il reclutamento degli insegnanti resta il problema numero uno di ogni anno scolastico. E anche quest’anno le polemiche non mancano, con la guerra dei numeri fra Ministero e sindacati a proposito delle supplenze. Il punto è sempre quello: un sistema di assunzione dei docenti che non riesce a soddisfare le esigenze.

E lo sa benissimo anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.  Nel corso della sua intervista a Italia Oggi, Valditara ha spiegato: “Il sistema attuale è troppo rigido e non tiene conto della complessità del sistema italiano”.

Il riferimento è alle regole imposte dal Pnrr, all’impegno assunto dal precedente governo che “prevedeva che fossero fatte addirittura 70mila assunzioni solo con il nuovo sistema di reclutamento voluto da Bruxelles e in un solo anno, più delle reali capacità assunzionali della scuola. Noi, dopo una intensa e proficua interlocuzione con la Commissione europea, siamo riusciti ad ottenere una rimodulazione di quell’obiettivo su 3 anni e a recuperare i docenti idonei“.

Il Ministro ha spiegato che fin dal primo giorno del suo insediamento presso il dicastero di Viale Trastevere, ha “rappresentato l’esigenza, in ogni occasione di confronto avuta con la Commissione Europea, che il sistema di reclutamento dei docenti, definito dal precedente Governo nell’ambito del PNRR, avesse una maggiore flessibilità, in ragione della oggettiva complessità del sistema italiano derivante da un succedersi, negli anni, di diversi tentativi di riforma, peraltro mai del tutto realizzati“.

Valditara rivendica il suo pressing che ha portato al risultato che sul sostegno si possa assumere direttamente dalle GPS di prima fascia, riproponendo un sistema già in uso negli anni precedenti rendendolo a regime o quasi.

Continuo a ritenere – ha proseguito il Ministro – che sussistano le esigenze di maggiore elasticità che avevo già evidenziato in precedenza. Il 26 agosto ho segnalato al Ministro Fitto, anche in ragione del confronto sindacale avuto al riguardo, la necessità di richiedere una rivalutazione da parte della Commissione Europea delle esigenze di modifica del sistema di reclutamento dei docenti già rappresentate alla stessa Commissione in precedenza“.

Ma quale sistema avrà in mente Valditara: “Prima vediamo che margini ci concede la Commissione europea e poi ne parliamo“.

Le ipotesi

Il Ministro non si è voluto sbilanciare, rimandando la risposta ad un momento successivo. Eppure, sappiamo bene che l’ipotesi più accreditata e politicamente maggiormente sostenuta, sarebbe quella dell’introduzione del doppio canale di reclutamento. In parole povere, estendere anche ai posti comuni quanto avviene sul sostegno negli ultimi anni, con docenti assunti direttamente dalle graduatorie provinciali di prima fascia, dunque docenti già in possesso dell’abilitazione.

Una proposta che proprio il partito in cui milita Valditara, la Lega, negli ultimi anni è stata un leitmotiv del dibattito sull’istruzione. Proposta portata avanti dal primo giorno da Mario Pittoni, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, già presidente della commissione Cultura al Senato, instancabile nell’affermare che il il sistema del doppio canale di reclutamento sarebbe l’unica soluzione per assumere con regolarità gli insegnanti e combattere la supplentite.

Recentemente anche Fratelli d’Italia, con la senatrice Bucalo, ha presentato il disegno di legge  “Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti”, che propone, appunto, l’introduzione del doppio canale.

Dunque, anche se Valditara glissa, la maggioranza di Governo ha ben chiaro come intendere la flessibilità necessaria per rendere efficiente il sistema di immissioni in ruolo della scuola italiana.

Sistema del doppio canale approvato anche dalle organizzazioni sindacali.

La Cisl Scuola, ad esempio, tramite un comunicato della segretaria generale Ivana Barbacci, ha ricordato: “Siamo costretti a misurarci con gli effetti prodotti da un sistema di reclutamento inadeguato ai fabbisogni della scuola. È quindi quanto mai necessario e urgente cambiare questo sistema, rendendo strutturale un doppio canale di reclutamento che riconosca il valore dell’esperienza di lavoro acquisita sul campo, consentendo di incrementare sensibilmente il numero dei posti coperti da personale di ruolo”.

Un primo segnale in questa direzione – osserva – viene dalle assunzioni da gps su sostegno, già sperimentate da qualche anno, ma che ha bisogno di diventare modello stabile e aperto a tutte le tipologie di posto“.

Il Ministro, anche a seguito delle nostre pressioni per una modifica delle nuove modalità di reclutamento del personale docente ha confermato la validità delle assunzioni in ruolo da GPS, in modo particolare per i posti di sostegno. Cosa ancora più importante – dice il Segretario generale dello Snals Confsal, Elvira Serafinici appare l’apertura del titolare del Dicastero dell’Istruzione per la riconduzione all’organico di diritto dei posti assegnati in deroga per i posti di sostegno, attraverso la formazione di un adeguato numero di specializzati”.

A questo punto – conclude Serafini – siamo fiduciosi che il Ministro esplori ogni soluzione possibile con la Commissione europea, affinché le migliaia di candidati che hanno superato il concorso ordinario del 2023 possano aspirare, sia pure gradualmente, ad essere immessi in ruolo, al pari delle altrettante migliaia di docenti che hanno superato altri concorsi ordinari. Lo Snals Confsal vigilerà affinché le affermazioni del Ministro si traducano in concreti atti politici”.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, le dichiarazioni di Valditara vanno colte come un primo segnale positivo. “Finalmente qualcosa si muove dopo le denunce costati e ripetute negli anni del sindacato Anief”.

Fa bene il Ministro Valditara a cercare di risolvere il problema della precarietà con un confronto diretta della Commissione europea. La mancata assunzione dei docenti precari inseriti nelle Gps su classe di concorso comune e degli idonei dei concorso Pnrr rappresentano un’ingiustizia che va assolutamente affrontata e superata”, conclude Pacifico.

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