Assunzioni docenti, Valditara: “Nel 2025 piano reclutamento su sostegno e non solo. E sul contratto: “Stanziati fondi con aumenti superiori all’inflazione”

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affrontato temi cruciali per il mondo della scuola durante un’intervista al programma In Altre Parole su La7.

Tra i punti centrali, l’aumento delle risorse per l’istruzione, il dibattito sui voucher per le scuole paritarie e la questione del precariato, con particolare attenzione ai docenti di sostegno.

Valditara ha sottolineato che, nella legge di bilancio, il bilancio dell’istruzione ha registrato un aumento di 4,6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, pari all’8,9%. “È un dato oggettivo, certificato dall’Ufficio Studi di Camera e Senato”, ha dichiarato, pur riconoscendo che gli stanziamenti restano inferiori alla media europea. Il ministro ha evidenziato come in Italia gli investimenti privati nella scuola siano molto bassi rispetto ad altri Paesi: “In Italia rappresentano lo 0,5% del PIL, contro una media OCSE del 2%. Bisogna stimolare una maggiore consapevolezza sull’importanza di investire nella scuola”.

Sul tema degli stipendi, Valditara ha rivendicato i risultati ottenuti: “Per la prima volta abbiamo stanziato risorse per il prossimo contratto 2025-2027 e persino per il 2028-2030, con aumenti superiori all’inflazione stimata. Per il contratto 2022-2024 siamo arrivati al 6%, a cui si aggiunge il taglio del cuneo fiscale, che vale un ulteriore 6%”. Tuttavia, il ministro ha ammesso che gli aumenti non sono ancora sufficienti, ricordando che il blocco dei contratti per 11 anni, dal 2009 al 2020, ha pesato gravemente sul potere d’acquisto dei docenti. “In tre settimane, appena diventato ministro, ho chiuso un contratto aperto da tre anni, destinando 300 milioni di euro agli stipendi invece che a microprogetti”, ha aggiunto.

Tagli agli organici e stabilizzazione dei precari

Un altro tema caldo è quello dei tagli agli organici, con una riduzione prevista di oltre 5.600 unità tra docenti e personale ATA. Valditara ha cercato di rassicurare, spiegando che il saldo complessivo sarà positivo grazie all’assunzione di un numero maggiore di docenti di sostegno. “Per la prima volta stiamo stabilizzando in modo significativo i docenti di sostegno, che rappresentano il 75% dei precari. Questo è stato possibile affidando all’Indire il compito di specializzarli, superando l’inerzia delle università”, ha spiegato. Nel 2025, il ministero prevede di specializzare circa 20-30mila docenti di sostegno, riducendo così il precariato in uno dei settori più critici.

Valditara ha inoltre chiarito che i tagli agli organici non impediranno nuove assunzioni, che continueranno a essere effettuate in base ai pensionamenti. “L’esercito dei precari, che oggi conta circa 140.000 persone, diminuirà sensibilmente, soprattutto tra i docenti di sostegno“, ha dichiarato, aggiungendo che è previsto un piano specifico per le assunzioni in questo ambito.

Voucher per le scuole paritarie: un tema aperto

Infine, il ministro ha affrontato la proposta di Fratelli d’Italia di introdurre voucher per le famiglie che scelgono le scuole paritarie. Pur non esprimendo una posizione netta, Valditara ha ribadito che la priorità resta la scuola pubblica, ma ha sottolineato l’importanza di un sistema scolastico integrato. “È fondamentale investire sempre di più nella scuola pubblica, ma anche stimolare una maggiore partecipazione di risorse private, come avviene in molti altri Paesi”, ha concluso.

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