Assunzioni docenti: subito 4.500, poi quelle del 2020. Senza concorsi o piano B si punta alla call veloce

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Immissioni in ruolo docenti 2020: un sistema molto complicato, del quale molti tasselli devono ancora muoversi e senza una strategia precisa si rischia un altro flop. 

Negli ultimi due anni il trend delle immissioni in ruolo per i docenti è stato decisamente negativo:

Come già per l’anno scolastico precedente, sono rimasti scoperti il 50% dei posti assegnati.

Per il 2019/20 il MEF ha autorizzato 53.627 posti per le nomine a tempo indeterminato dei docenti (5.000 in meno rispetto alla richiesta del Miur, 12.000 in meno rispetto ai posti vacanti) ma alla fine sono state realizzate circa 33mila nomine.

I correttivi per il 2019/20 sono stati pensati nel Decreto scuola, convertito con modificazioni in Legge 20 dicembre 2019 n. 159.

Innanzitutto il recupero dei posti residui di Quota 100.

Ieri il CDM ha dato il via libera a 4.500 assunzioni. I precari ne attendevano 9.000 ma il Ministero ci ha informati che i posti autorizzati corrispondono a quelli che sarà possibile assegnare, gli altri sarebbero rimasti vuoti per mancanza di aspiranti in graduatoria.

Lo stesso Ministro Azzolina ha chiarito che “Con successivi provvedimenti saranno disposte le assunzioni relative all’anno scolastico 2020/2021.”

Come si svolgeranno le immissioni in ruolo 2020/21

Le immissioni in ruolo, in prima istanza, si svolgeranno secondo la procedura consueta: 50% GaE e 50% ai concorsi 2016/2018.

Gli eventuali posti non assegnati dalle GaE passano ai concorsi 2016/18.

Per le graduatorie del concorso (straordinario) riservato ai docenti abilitati bandito nel 2018 ai sensi del co. 3 dello stesso art. 17 del Decreto L.vo 59/2017 va messo in evidenza che al netto dei posti coperti con le graduatorie dei concorsi ordinari banditi nel 2016, era destinato il 100% dei posti per gli a.s. 2018/2019 e 2019/2020, mentre sarà destinato l’80% per gli a.s. 2020/2021 e 2021/2022, il 60% per gli a.s. 2022/2023 e 2023/2024, il 40% per gli a.s. 2024/2025 e 2025/2026, il 30% per gli a.s. 2026/2027 e 2027/2028 e il 20% per i bienni successivi, sino a integrale scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale.

Terminata questa fase, per la secondaria, teoricamente si dovrebbe passare alle assunzioni da concorso straordinario 2020.

Al concorso straordinario spetta il 50% dei posti residuati dalla fase precedente, fino ad arrivare alla copertura di tutta la graduatoria (24.000 posti). L’eventuale posto dispari è destinato alla procedura concorsuale ordinaria.

Proroga Graduatorie di merito 2016

Le graduatorie di merito, compreso elenco idonei, del concorso 2016 sono state prorogate di un ulteriore anno. In questo modo la validità delle graduatorie diventa quinquennale.

Concorsi o piano B?

L’emergenza Coronavirus ha dilatato i tempi di realizzazione del concorso straordinario secondaria, e anche il differimento al 15 settembre del termine ultimo per le immissioni in ruolo rischia di non essere abbastanza.

Il concorso straordinario si svolgerà in tempo? Si darà seguito ad un piano B di reclutamento come richiesto dai sindacati?

Certo è che, in assenza di graduatorie e stante la mancata corrispondenza tra precari e posti vuoti, il riferimento per l’anno scolastico 2019/20 potrebbe diventare la call veloce.

Call veloce

Per le immissioni in ruolo i docenti già inseriti nelle GaE, nelle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018 possono presentare istanza al fine dell’immissione in ruolo in territori diversi da quelli di pertinenza delle medesime graduatorie.

Inserimento docenti in fascia aggiuntiva

Altra possibilità data dalla legge 159/2019 è quella secondo la quale i docenti collocati nelle graduatorie e negli elenchi aggiuntivi del concorso 2016 e 2018 sia primaria e infanzia che secondaria possono, a domanda, essere inseriti in una fascia aggiuntiva ai concorsi straordinario 2018 per infanzia e primaria e straordinario 2018 secondaria per docenti abilitati, anche in regioni diverse da quella di pertinenza della graduatoria o dell’elenco aggiuntivo di origine.

Vincolo nella scuola diventa di cinque anni

In base alla legge 159/2019 a decorrere dalle immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2020/21, scatta il vincolo quinquennale di permanenza nella scuola.

Non sarà possibile richiedere trasferimento, assegnazione provvisoria o utilizzazione in altra scuola prima di cinque anni di effettivo servizio nella scuola di titolarità.

La disposizione non si applica al personale di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, purché le condizioni ivi previste siano intervenute successivamente alla data di iscrizione ai rispettivi bandi concorsuali ovvero all’inserimento periodico nelle graduatorie di cui all’articolo 401 del presente testo unico.

I concorsi attesi

  • bando di concorso straordinario secondaria I e II grado, procedura per il ruolo Qui i requisiti
  • bando di concorso ordinario secondaria I  e II grado Qui i requisiti
  • bando di concorso infanzia e primaria Qui i requisiti
  • bando di concorso straordinario secondaria I e II grado, procedura per l’abilitazione (quest’ultimo non sappiamo se rientrerà nel “pacchetto”).

I CORSI DI PREPARAZIONE DI ORIZZONTE SCUOLA FORMAZIONE

Concorso straordinario secondaria

Concorso ordinario secondaria

Concorso infanzia e primaria

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