Assunzioni dirigenti scolastici, gli uffici scolastici regionali al lavoro in attesa di indicazioni dal Ministero. I sindacati: “La mancanza di regole certe ha scatenato il caos”
Ancora incertezza sul fronte delle nomine dei nuovi dirigenti scolastici. Dopo la sospensiva del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso di alcuni candidati al concorso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato appello al Consiglio di Stato.
La situazione è paradossale: la mossa del Ministero era attesa, ma intanto alcuni uffici scolastici, come quello della Lombardia, si stanno già organizzando per far fronte all’eventualità di un nuovo stop. In Lombardia, come segnala La Stampa, dove sono attesi circa 200 nuovi presidi, si starebbe già lavorando alla formazione delle reggenze,
In Liguria sei nomine in stand-by
In Liguria la situazione è meno complessa, con “solo” sei nomine in attesa di ufficializzazione. Tuttavia, l’incertezza rimane. “L’Ufficio scolastico attende indicazioni dal Ministero – spiega Santo Del Dio, presidente regionale dell’Associazione nazionale presidi – ma crediamo che la sostanza non debba cambiare. Le nomine verranno fatte, al limite anche nell’attesa del pronunciamento del Tar del Lazio”.
Nomine con riserva e mancanza di regole certe
Il nodo principale riguarda il fatto che, anche nel caso in cui le nomine venissero confermate, i nuovi dirigenti scolastici prenderebbero servizio “con riserva”, con la possibilità di essere allontanati se il ricorso dei candidati esclusi dovesse andare a buon fine.
“Quello che resta deprecabile è la mancanza di regole certe – sottolinea Del Dio – che ha scatenato queste continue sanatorie e richieste di rettifiche, a botte di ricorsi. La speranza è che in futuro i concorsi vengano concepiti in modo più chiaro”.
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