Assunzioni dirigenti scolastici, dichiarato ammissibile emendamento della Lega per autorizzarle entro il 31 ottobre (con decorrenza giuridica al 1° settembre)
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è in attesa del giudizio del TAR del Lazio dell’8 ottobre per nominare i 519 vincitori tra i 2 mila idonei al concorso straordinario per dirigenti scolastici.
Le assunzioni dei dirigenti scolastici sono, infatti, state bloccate da una serie di ricorsi che concernevano tre filoni:
- avverso la validità della prova preselettiva;
- avverso la scelta del Ministero di assegnare la totalità dei posti disponibili per l’a.s. 2024/2025 ai vincitori del concorso straordinario;
- avverso la valutazione dei titoli in graduatoria.
Dei tre filoni, irrisolto è rimasto soltanto il terzo che riguarda la questione della correttezza della conversione del punteggio in decimi del valore dei titoli previsti dal DM 138 del 3 Agosto 2017, ricorso per il quale si attende la sentenza del Tar l’8 ottobre. Un provvedimento che arriverà ad anno scolastico già iniziato, pertanto i dirigenti assunti sarebbero toccati nella decorrenza giuridica dell’assunzione.
Nel frattempo, un emendamento a firma del senatore Roberto Marti della Lega al DL Omnibus in discussione in Senato autorizzerebbe le assunzioni fatte entro il 31 ottobre prossimo. L’emendamento, che è stato presentato nelle scorse ore, prevede che le assunzioni dei dirigenti scolastici, possano essere effettuate entro il 31 ottobre 2024, anche in deroga alle disposizioni vigenti. L’emendamento è stato dichiarato ammissibile e ora sarà atteso alla prova del voto.
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, commenta a Orizzonte Scuola: “L’emendamento è importante perché permette di sbloccare le reggenze dopo quello che è accusato con la sospensione della procedura di nomine, ma permette anche di consentire al Tar di fare chiarezza sulla tabella di valutazione dei titoli. Siamo contenti perché permette dal 1° novembre di sbloccare le nomine ovviamente con retrodatazione giuridica al 1° settembre, ma dall’altra parte si andrebbero a individuare i corretti vincitori della procedura concorsuale, ovvero rispetto alla corretta disciplina della valutazione della tabella dei titoli, che è il motivo per cui Anief ha fatto ricorso”.