Assunzioni dirette da parte delle scuole, formazione docenti e stop alla didattica trasmissiva in favore di una partecipativa: le richieste dell’ANP

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‘La scuola che vogliamo’, è il documento redatto da Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, su mandato del Consiglio nazionale dell’Anp, elaborato con il contributo di Presidenti territoriali e soci, sull’esigenza di rinnovare prassi didattiche e modalità di valutazione.

I due anni di pandemia, l’emergenza e la fatica di inventare soluzioni inedite per mantenere attivo un servizio irrinunciabile per gli alunni e le famiglie, – afferma Giannelli – ci hanno reso consapevoli che siamo cambiati e che il sistema scolastico che conoscevamo non può più esistere come se nulla fosse accaduto. È evidente che una revisione di strumenti, metodi e contenuti sia necessaria, anche per mettere a sistema le buone pratiche sperimentate”.

Alla vigilia delle elezioni politiche, l’Anp desidera riportare l’attenzione sull’educazione al futuro, per trovare nuove prospettive che permettano ai nostri ragazzi di superare timori e ostacoli e trovare una strada che consenta loro di esprimersi al meglio. – continua Giannelli – La scuola è un fattore determinante per il futuro del paese e vorremmo che questa consapevolezza muovesse anche le scelte politiche del prossimo Parlamento”.

Nel documento si parla di ‘Didattica innovativa’, e l’Anp “vuole riportare l’attenzione sull’educazione al futuro e tenere conto dei cambiamenti epocali, svelando nuove prospettive e permettendo ai giovani di vincere timori e insicurezze“.

L’associazione presidi ipotizza, per quanto riguarda l’innovazione, due strade possibili: intervenire sul sistema e sulle cause della crisi attraverso precise azioni politiche; agire dall’interno’ e rovesciare il punto di vista.

Poi un elenco di proposte per la politica, in vista delle elezioni:

– Ripensare alla formazione iniziale dei docenti per le scuole secondarie, una formazione dedicata esclusivamente all’insegnamento, in analogia con quanto fatto per la scuola primaria;

– ripensare e implementare la formazione dei docenti in servizio e valorizzare la qualità professionale degli stessi;

– ripensare al sistema di reclutamento del personale dando alle scuole la possibilità di intervenire tempestivamente e con efficacia secondo il bisogno e secondo i propri progetti educativi;

– consentire ai dirigenti di esercitare le prerogative proprie del ruolo e previste dalla norma per l’attuazione dell’autonomia didattica e organizzativa;

– investire risorse in modo efficiente, partendo dalle richieste dei territori;

– personalizzare i curricoli secondo i bisogni formativi di ciascuno perseguendo, in tal modo, il fine dell’autonomia e di una scuola inclusiva;

– costruire alleanze con le famiglie e con i soggetti del territorio: una scuola inclusiva non si chiude con il termine dell’orario delle lezioni, ma lavora con gli altri per progetti di vita.

E ancora, come fare nelle attività interne alla scuola?

– Organizzare ambienti di apprendimento stimolanti che consentano una didattica non trasmissiva ma fondata su un apprendimento induttivo e partecipato;

– utilizzare metodi e strumenti innovativi, lavorando sullo sviluppo dell’interesse, della curiosità degli alunni, dell’emozione ad apprendere;

– sostenere l’apprendimento secondo i metodi e i tempi di ciascuno, favorendo lo scambio di esperienze e il lavoro cooperativo;

– progettare una didattica che aiuti gli studenti a scegliere i percorsi più adatti alle loro attitudini ed a riorientarsi in caso di necessità;

– sostenere l’autovalutazione come metodo prioritario per lo sviluppo cognitivo e relazionale degli alunni;

– improntare la didattica sulla metacognizione e sulla motivazione all’apprendimento.

L’ANP a Grugliasco

Antonello Giannelli, Presidente ANP, da Grugliasco (TO) dove ha partecipato alla Cerimonia di avvio dell’anno scolastico così commenta: “Le parole spese dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il mondo della scuola sono dense di affetto e per questo lo ringrazio. La sua sensibilità e l’attenzione per i valori dell’accoglienza e dell’integrazione che, da sempre, appartengono alla scuola ci riempiono il cuore. Il Presidente ha anche richiamato la nostra attenzione sulla centralità della scuola per la Repubblica e ha sottolineato come la questione educativa sia decisiva per la crescita civile, culturale, sociale ed economica”.

Conclude il Presidente dell’ANP “Oggi abbiamo pubblicato un documento, sull’esigenza di una nuova didattica per la scuola italiana, che ho inviato anche ai responsabili scuola dei vari schieramenti politici. Nella lettera di trasmissione ho messo in evidenza come il sistema educativo sia un fattore determinante per il futuro del paese e che questa consapevolezza vorrei muovesse anche le scelte politiche del prossimo Parlamento”.

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