Precari, Uil Scuola Rua: basta concorsi. Assumere docenti con servizio già presenti nelle graduatorie. La proposta

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Assunzione precari: ieri incontro tra il Ministero e i sindacati. Il Ministero ha proposto concorsi riservati ai docenti con almeno tre anni di servizio, il primo dei quali da svolgere già nei mesi di marzo – aprile 2023 e assunzione dei docenti di sostegno specializzati (e futuri specializzati entro il 30 giugno) con contratto a tempo determinato ed anno di formazione e prova per arrivare al contratto a tempo indeterminato. 

I sindacati hanno presentato diverse proposte. Ecco quella della Federazione UIL Scuola Rua

“In premessa la Federazione UIL Scuola Rua ha dato atto al Capo di Gabinetto del tentativo di proporre soluzioni immediate su un tema da noi ampiamente rivendicato nel corso degli anni che è quello di stabilizzare tutti i docenti che insegnano da moltissimi anni e contestualmente trovare soluzioni stabili sul versante del sostegno.

Per la UIL è necessario un punto di partenza: prendere finalmente atto che finora ha governato una politica totalmente fallimentare in tema di accesso alla professione docente. Lo dicono chiaramente i numeri:

  • nell’a.s. 2021/22  erano poco più di 112.000 i posti autorizzati per le immissioni in ruolo e sono stati circa 45.000 i contratti a tempo indeterminato
  • nell’a.s. in corso sono state 44.000 le assunzioni a tempo indeterminato a fronte di  94.000 posti autorizzati.

Eppure i docenti ci sono: basti considerare che i supplenti che dal 1° settembre garantiscono il funzionamento delle scuole sono circa 250.000, sia su posto comune che sul sostegno.

Un precariato senza precedenti.

È un sistema, soprattutto quello dei concorsi, farraginoso, lungo e foriero di contenziosi, che va assolutamente ripensato insieme a tutte le altre procedure.

La Federazione UIL Scuola RUA, sul piano politico, rispetto alle proposte del Ministero, ha avanzato due rivendicazioni:

  • l’eliminazione del numero chiuso delle università per l’ingresso ai corsi di specializzazione per le attività di sostegno;
  • la trasformazione dell’organico di fatto in quello di diritto.

Punti imprescindibili se veramente si vogliono affrontare in modo serio tutte le altre questioni.

Per il sostegno, a parere della UIL, solo eliminando il numero chiuso di accesso ai percorsi di specializzazione, si potrà fornire una prima risposta concreta ad un’esigenza sempre più evidente e limitare, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato ad un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione.

Per quanto riguarda l’organico,  invece, la trasformazione dei posti al 30/6 a posti al 31/8 permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni.

Il costo per la stabilizzazione dei 250.000 precari – secondo una nostra recente indagine – ammonterebbe a poco più di 180.000.000 di euro all’anno; 715,20 euro per ogni precario.

Ovviamente per realizzare tutto ciò c’è bisogno di forte volontà politica e di risorse.

Dal punto di vista tecnico, invece, la UIL ha proposto, al posto di inutili procedure farraginose, selettive sulla carta, che creano ancora più precariato, almeno due soluzioni immediate:

  • rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS;
  • prevedere una fase transitoria per i docenti con almeno 3 anni di servizio con contratti pluriennali ai docenti non abilitati nel corso dei quali prevedere un percorso di abilitazione e successiva immissione in ruolo.

Per la UIL non servono infatti procedure inattuabili. Basterebbe ragionare sull’esistente.

In questa prospettiva crediamo che vada pensata una strategia in grado di dare risposte serie e le più immediate possibili alla “piaga” del precariato.

L’attenzione va rivolta alle migliaia di precari in possesso non solo di 3, ma di 5,8, 10 anni di incarico annuale indistintamente se presenti nella 1 o nella 2 fascia delle Gps.

L’obiettivo deve essere quello di non disperdere l’esperienza e di valorizzarne il “merito” maturato sul campo.

Per la Federazione UIL Scuola Rua intervenire su questi punti significherebbe modificare strutturalmente, una volta per tutte, il sistema di reclutamento garantendo stabilità non solo al personale interessato ma anche alla continuità didattica. Per fare questo la scuola deve uscire dai vincoli di bilancio, ed essere considerata non come fonte di risparmio bensì di investimento senza il quale si pregiudicano inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e, quindi, di questo paese.”

Il resoconto della riunione del 17 gennaio 2023 nell’articolo

Reclutamento, Ministero propone concorsi riservati per i precari in primavera. Sindacati rilanciano con il doppio canale. Riunione aggiornata

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