Assunzione precari e decreto sostegni bis, Pittoni (Lega) illustra a Bianchi le 10 proposte di modifica: “Aperto dialogo con le altre forze politiche”

Il senatore della Lega, Mario Pittoni insiste e illustra al Ministro Bianchi le proposte di modifica per il decreto sostegni bis, che ha iniziato l’iter per il passaggio in Parlamento. Il responsabile scuola del Carroccio ha le idee chiare sin dal primo momento su dove intervenire: dall’assunzione in ruolo dalla seconda fascia delle Gps alle assegnazioni provvisorie, tutti temi trattati non efficacemente, secondo il leghista, sul decreto 73. E le altre forze politiche sembrano appoggiare le idee di Pittoni.
“Abbiamo illustrato al ministro dell’Istruzione Bianchi e ai vertici tecnici del ministero le nostre dieci proposte emendative al dl Sostegni bis; tutte senza costi aggiuntivi per evitare “incomprensioni” col ministero dell’Economia e della Finanze“, riferisce il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, che aggiunge: “Stiamo ora chiedendo di conoscere in via preventiva l’atteggiamento che intende assumere palazzo Chigi su tali correttivi, largamente condivisi nel mondo della scuola e sui quali è aperto il dialogo con le altre forze politiche per fare finalmente contare il Parlamento nelle scelte del Governo sulla scuola”.
Le dieci questioni poste dalla Lega sono: 1) Sblocco delle assegnazioni provvisorie, delle utilizzazioni e della stipula di contratti a tempo determinato del personale di ruolo; 2) Sblocco del vincolo di tre anni per i neo trasferiti; 3) Superamento contenzioso Scuola per l’Europa di Parma; 4) Sostituzione prova conclusiva percorso di formazione e prova; 5) Assunzione in ruolo dalla II^ fascia delle GPS; 6) Cancellazione divieto di partecipazione al concorso ordinario se bocciati; 7) Riapertura termini del concorso ordinario; 8) Assunzione in ruolo dalla I^ fascia delle GPS senza 3 anni servizio; 9) Progressione carriera Dsga facenti funzione; 10) Concorsi per Insegnanti di Religione Cattolica”.
Dicevamo della possibile convergenza fra le forze politiche in merito alle modifiche al decreto sostegni bis, escludendo però il M5S, che ha ribadito, nel corso di una intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola dalla capogruppo in Senato della Commissione Istruzione, Danila De Lucia, a proposito di reclutamento dei precari: “Su questo ritengo più difficile il compromesso. È noto che una sanatoria rappresenta una soluzione non accettabile per il MoVimento 5 Stelle. Peraltro reputo sarebbe un atto a forte rischio di incostituzionalità e che dubito passerebbe indenne la valutazione della Ragioneria dello Stato”.
Nodo precariato
Sul tema di reclutamento e precariato, quanto si sta preparando in Parlamento pare essere piuttosto in linea con quanto si sta discutendo ai tavoli tematici fra Ministero e sindacati. Questi ultimi hanno formato un fronte compatto per far cadere il requisito dei tre anni di servizio per i docenti precari di prima fascia delle Graduatorie provinciali, attualmente previsto dal testo licenziato dal Governo.
Dall’altro lato, per tutte le sigle sindacali è altresì importante permettere ai docenti di seconda fascia Gps di ottenere l’abilitazione tramite un percorso ad hoc.
La strada, come spiegato anche in precedenza, sembra comunque essere quella del doppio canale di reclutamento, sistema di assunzioni previsto dalla legge 417 del 1989 e nato da un decreto voluto dall’allora Ministro dell’Istruzione Sergio Mattarella. Le organizzazioni sindacali guardano infatti ad un sistema binario di tale struttura. Dalla politica, è stato lo stesso senatore della Lega Mario Pittoni ad indicare più volte questa strada, presente nel disegno di legge 1920 a firma proprio del senatore leghista.
Mobilità e assegnazioni provvisorie
Ma l’altra grande questione sollevata da Pittoni e anche dai sindacati, riguarda la mobilità, nello specifico le assegnazioni provvisorie per i docenti sottoposti al vincolo, che con il decreto sostegni bis, passa da 5 a 3 anni.
Anche in questo caso, le organizzazioni sindacali stanno muovendosi per aprire un urgente tavolo di confronto e trovare una soluzione adeguata, nei tempi disponibili.