Assunzione docenti, Frassinetti apre al doppio canale di reclutamento: “Ma senza flessibilità è difficile superare il precariato storico”
La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti si sbottona a proposito del doppio canale di reclutamento, indicandola come la strada maestra per superare il precariato. Ma prima si devono seguire le regole imposte dal Pnrr e poi iniziare ad introdurre flessibilità nel sistema di assunzione dei docenti.
Nel corso dell’intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola, Frassinetti ha esordito dicendo che “il problema dei precari è storico in Italia e abbiamo ereditato la più alta percentuale europea di precari nella scuola”.
Contemporaneamente, “il piano stabilizzazioni di questo ministero ha velocizzato assunzioni, burocrazia e pensionamenti e dato i suoi frutti, soprattutto nell’ emergenza sostegno, dove sono stati stabilizzati 85 mila docenti. Il massiccio avvio dei concorsi pnrr consentirà l’immissione in ruolo di oltre 75 mila docenti, ma comporta anche operazioni complesse ancora parzialmente in corso. È nostra intenzione, gradualmente, conciliare le esigenze dei nuovi concorsi regolamentati dall’Europa con l’esigenza di smaltire le graduatorie supplenti, quest’anno ancora troppo numerose”.
Andando nel dettaglio, la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito ricorda che “l’ultima tranche del Pnrr per l’intero sistema Italia è di 24 miliardi di euro e rischia di non essere pagata in parte se non raggiungiamo il numero di 70mila assunzioni di docenti nella scuola, che per la Commissione europea è considerato una ‘milestone’, un pilastro del Pnrr”.
Il problema però risiede nelle disposizioni rigide previste dall’Unione Europea, ricordando quanto già annunciato dal Ministro Valditara, ovvero che si è avviata “un’interlocuzione con la Commissione europea per ottenere un’ulteriore e maggiore flessibilità, anche al fine di aprire la strada al doppio canale di reclutamento”.
Dunque, a differenza del Ministro che, pur richiamando la necessità di un nuovo sistema flessibile, non si è sbottonato molto su un’eventuale nuovo sistema di reclutamento, Frassinetti esce allo scoperto, facendo riferimento al doppio canale.
Intanto, però, tiene a precisare che “senza la flessibilità ottenuta lo scorso anno, non avremmo potuto assumere 46mila docenti precari, né i 6mila idonei dai precedenti concorsi”.
Il doppio canale di reclutamento
In parole povere, l’idea è quella di estendere anche ai posti comuni quanto avviene sul sostegno negli ultimi anni, con docenti assunti direttamente dalle graduatorie provinciali di prima fascia, dunque docenti già in possesso dell’abilitazione.
Docenti precari, con alle spalle anni di esperienza fra i banchi, che andrebbero assunti parallelamente ai colleghi vincitori di concorso.
Una proposta portato avanti da sempre in primis da Mario Pittoni, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, già presidente della commissione Cultura al Senato, instancabile nell’affermare che il il sistema del doppio canale di reclutamento sarebbe l’unica soluzione per assumere con regolarità gli insegnanti e combattere la supplentite.
Recentemente anche Fratelli d’Italia (il partito in cui milita Frassinetti), con la senatrice Bucalo, ha presentato il disegno di legge “Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti”, che propone, appunto, l’introduzione del doppio canale.