Assunti già 160 mila docenti precari, per Anief è tempo di cambiare le regole sul reclutamento

In corrispondenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, negli ultimi due mesi l’amministrazione ha stipulato otre 40 mila nomine in ruolo e 160 mila supplenze e di queste 90 mila sono state realizzate per coprire cattedre di sostegno: i dati, aggiornati ad oggi, sono stati resi noti dal Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo.
In risposta alle lamentele di una lettrice di Orizzonte Scuola, per le errate assegnazioni di supplenze da parte dell’algoritmo, la dirigente ministeriale ha spiegato “che ci possono essere stati errori nella gestione delle posizioni, attribuendoli principalmente alla non completa ricognizione delle sedi disponibili o all’espressione incompleta o erronea delle preferenze da parte dei candidati”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’ammissione del Capo Dipartimento del Ministero è importante, perché conferma quello che noi sosteniamo da settimane: tanti docenti precari hanno subìto un danno evidente dalla mancata pubblicazione dei posti liberi e sono stati costretti a scegliere al buio le cattedre su cui dare disponibilità. Quanto accaduto, lo ribadisco, è illogico e illegittimo, perché lede un principio base, quello meritocratico, unico riferimento normativo costituzionalmente garantito anche nella scelta del personale scolastico. Per quanto riguarda, invece, le 40 mila nomine in ruolo e le 160 mila annuali credo che i numeri valgano più di ogni commento: considerando che le supplenze al 30 giugno o 31 agosto debbono ancora essere completate, come pure quelle per il sostegno, si arriverà a nostro parere anche quest’anno a toccare o superare le 200 mila supplenze”.
Secondo il leader dell’Anief è tempo di apportare modifiche, in questa fase transitoria, prima dell’adozione delle nuove regole e dei nuovi concorsi: “cosa aspettiamo a cambiare le regole che portano alle immissioni in ruolo? Non costa nulla. È arrivato il tempo di fare confluire sull’organico di diritto tutte le cattedre libere, a partire dal sostegno, di aprire al doppio canale di reclutamento, di assumere chi ha svolto più di 36 mesi di supplenza, di immettere in ruolo tutti gli idonei dei concorsi e di ripescare gli assunti a tempo indeterminato con riserva, molti dei quali pure con anno di prova svolto”.