“Assumere giovani professori che affrontino programmi meno obsoleti”, a chiederlo i Verdi europei
Si sono svolti ieri gli Stati Generali della Green economy in versione online, in diretta sulle pagine social di Europa Verde. Tanti gli ospiti: da Stefano Boeri a Carlo Cottarelli, dai giovani dei Fridays for Future a Edoardo Zanchini di Legambiente, da Marco Cappato a Rossella Muroni
Lo scopo degli Stati Generali è stato di elaborare proposte concrete per un piano di ripresa centrato sulle persone e sul pianeta che possa garantire il benessere sociale, fronteggiare la crisi economica e ambientale e, nel contempo, rilanciare l’occupazione. Una sorta di “Controvertice” rispetto agli “Stati” organizzati dal premier Conte.
Tra gli argomenti anche la scuola, con diversi interventi, tra cui quello di Luca Boccoli, esponente dei Giovani Europeisti Verdi (GEV)
”Secondo dati Eurostat 2016, – ha detto – sono 524 mila gli studenti che abbandonano gli studi ogni anno. È evidente come manchi, in Italia, un ambiente elastico e stimolante all’interno delle università e della scuola in generale che possa attrarre i giovani e sensibilizzarli rispetto alle tematiche ambientali. Investimenti nettamente al di sotto della media europea e programmi obsoleti e poco aggiornati si traducono con una formazione che non va nella direzione della conversione ecologica”. Così Luca Boccoli, , intervenendo agli Stati Generali della Green Economy organizzati da Europa Verde.
”Alla luce di questa evidenza, noi Giovani Europeisti Verdi lanciamo tre proposte: l’istituzione dell’educazione ambientale nelle scuole
primarie e secondarie; l’assunzione di giovani professori che possano affrontare tematiche e programmi meno obsoleti; finanziamenti maggiori per l’università e la formazione, – ha concluso Boccoli, – anche dirottando su questi ambiti i 19 miliardi attualmente investiti sulle fonti fossili”.