Studenti con disabilità, assistente per l’autonomia e la comunicazione verso la stabilizzazione. Una nuova proposta di legge in Senato

La Legge 104/1992 prevede l’istituzione dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione. Questa figura professionale svolge un ruolo centrale nell’ambito educativo, supportando il lavoro dei docenti di sostegno e contribuendo a garantire l’esercizio concreto ed effettivo del diritto allo studio e dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Tuttavia, la regolamentazione e la stabilizzazione di questa figura all’interno delle scuole è ancora oggetto di dibattito parlamentare.
Lo scorso 15 Gennaio, la Commissione Istruzione e Cultura del Senato ha adottato un testo unificato, facendo sintesi di tre proposte di legge che sono state presentate tra il 2022 e il 2024.
Il nuovo testo unificato mira a introdurre formalmente la figura professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione, con l’obiettivo di supportare persone con disabilità nei contesti educativi e formativi. Tale professione, istituita ai sensi dell’articolo 13, comma 3, della legge 104/1992, è inquadrata come un ruolo socio-educativo che promuove l’autonomia, la comunicazione e le relazioni personali, in linea con le diverse condizioni di disabilità.
Chi sono gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione?
L’art. 13 della legge 104 del 1992 afferma: “nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l’obbligo per gli enti locali di fornire l‘assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati”. Si tratta, dunque, di professionisti che ricoprono un ruolo ausiliare, rispetto al docente di sostegno, intervenendo sia a scuola sia a casa, con l’obiettivo di costruire percorsi di autonomia per gli studenti con disabilità.
Nella logica del nuovo testo unificato, l’assistente per l’autonomia e la comunicazione svolge funzioni di mediazione e supporto educativo, con particolare attenzione a:
- favorire l’acquisizione di autonomie personali;
- facilitare la comunicazione e le relazioni nel contesto educativo;
- intervenire in situazioni didattiche e formative per garantire inclusività.
I contratti collettivi nazionali di lavoro definiranno i profili professionali, i contenuti specifici, il trattamento economico e gli istituti contrattuali.
Requisiti professionali
Il nuovo testo unificato ha previsto anche i requisiti per accedere alla professione. In particolare, si prevede che questa professione sia esercitata da:
- laureati in Scienze dell’Educazione (classe L-19);
- persone con la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico o socio-sanitario, secondo le disposizioni della legge n. 205/2017, del decreto legislativo n. 65/2017 e della legge n. 55/2024;
- coloro che, alla data di entrata in vigore della disposizione, abbiano svolto almeno 24 mesi di attività, anche non continuativi, come assistenti per l’autonomia e la comunicazione presso istituzioni scolastiche e siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Stabilizzare chi già opera nel settore
In sede di prima applicazione, qualora venisse approvato il nuovo testo unificato, le Regioni e gli enti locali potrebbero avviare procedure concorsuali pubbliche per assumere personale con contratto a tempo indeterminato. In caso, potrebbero partecipare a queste procedure coloro che:
- abbiano svolto almeno 36 mesi di attività, anche non continuativi, come assistenti per l’autonomia e la comunicazione presso regioni, enti locali o società appaltatrici;
- siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Queste disposizioni mirano a valorizzare l’esperienza professionale accumulata negli anni dal personale già operante nel settore.