Assicurazione gratuita per docenti e studenti, il governo studia la proroga del provvedimento. Braccio di ferro con MEF sulle coperture finanziarie

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L’estensione delle tutele Inail a docenti e studenti ha portato a un aumento del 12% delle denunce di infortuni scolastici, dimostrando l’importanza di questa misura per la sicurezza degli istituti.

Tuttavia, questa novità, molto apprezzata da famiglie e insegnanti, è valida solo per l’anno scolastico in corso. A meno che il governo non intervenga, dal prossimo settembre la norma non sarà più in vigore.

Come segnala Il Sole 24 Ore, un emendamento al Ddl Lavoro, presentato in Parlamento, mira a rendere strutturali le tutele Inail per la scuola, ma la sua approvazione è ancora incerta a causa di un braccio di ferro con il Ministero dell’Economia sulle coperture finanziarie.

Il decreto Lavoro e l’estensione delle tutele

Il decreto Lavoro del 1° maggio 2023 ha ampliato significativamente la copertura assicurativa Inail per il settore scolastico e dell’istruzione terziaria, includendo oltre dieci milioni tra studenti e docenti.

Fino allo scorso anno, la tutela era limitata a specifiche attività come esperienze tecnico-scientifiche, esercitazioni pratiche e uso di macchinari. Ora, invece, copre tutti gli eventi lesivi che avvengono nei luoghi di svolgimento dell’attività scolastica e durante le attività autorizzate dagli istituti, come uscite didattiche, gite e attività sportive.

Per gli studenti, la copertura non si estende agli infortuni in itinere, tranne nel caso di percorsi scuola-lavoro. Per docenti e personale scolastico, invece, la tutela opera anche per gli infortuni in itinere e per tutti gli eventi lesivi occorsi per finalità lavorative, senza limiti di orario.

Aumento delle denunce di infortunio

L’estensione delle tutele ha portato a un incremento delle denunce di infortunio degli studenti, pari al 12% rispetto all’anno scolastico precedente. La maggior parte degli infortuni denunciati (71,8%) riguarda la fascia di età fino ai 14 anni, seguita dal 26,9% nella fascia 15-19 anni e dall’1,3% nella fascia 20 e oltre.

Se l’emendamento al Ddl Lavoro non dovesse essere approvato, si potrebbe optare per una proroga limitata per il prossimo anno scolastico. In caso contrario, molti istituti potrebbero essere costretti a riattivare polizze assicurative private, con ulteriori oneri a carico delle famiglie.

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