Assemblee d’istituto studenti: non c’è obbligo di sorveglianza da parte dei docenti. Dirigenti possono incentivarla economicamente

È consuetudine che in molte scuola dirigenti scolastici chiedano ai docenti di sorvegliare gli studenti durante le Assemblee d’istituto. Pratica non supportata dalla norma. Infatti, l’art. 13, comma 8, del D.Lgs. n. 297/1994, specifica che alla assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al dirigente scolastico o un suo delegato, solo i docenti che scelgano di farlo, senza alcun obbligo.
Responsabilità civile e precauzioni dei dirigenti
L’art. 2048 del Codice Civile, che attribuisce ai “precettori” responsabilità per danni causati dagli studenti durante il periodo di vigilanza non si applicano alle assemblee. La nota ministeriale del 26 novembre 2003 (prot. n. 4733/A3) si limita a ribadire la necessità di verificare le presenze, senza imporre la vigilanza diretta dei docenti. Indicazione ribadita anche dalla sentenza n. 1179 del Tribunale di Cagliari (2007), Tribunale di Avezzano (2011) e della Corte d’Appello dell’Aquila (2013).
Assemblee come sospensione delle lezioni
Altra sentenza riguarda quella del Consiglio di Stato, la sentenza n. 173 del 1982, ha stabilito che nei periodi di sospensione delle lezioni, i docenti non sono obbligati a essere presenti a scuola, salvo attività programmate dagli organi collegiali. Tale principio è applicabile anche alle assemblee, come confermato dalla nota ministeriale del 1981.
Il ruolo del comitato studentesco
Secondo alcune interpretazioni dell’art. 14 del D.Lgs. n. 297/1994, il compito di garantire la vigilanza durante le assemblee spetterebbe al comitato studentesco o al presidente dell’assemblea. Tali regole dovrebbero essere definite in un regolamento interno approvato dal consiglio d’istituto.
Da canto suo, il dirigente scolastico può intervenire in caso di violazioni dei regolamentari, come previsto dall’art. 14, comma 5, del D.Lgs. n. 297/1994, sospendendo l’assemblea in caso di disordini, senza però imporre obblighi non previsti dalla legge.
Modalità organizzative per la vigilanza
Tra le soluzioni possibili per garantire la vigilanza, vi sono l’incentivazione del personale volontario, il coinvolgimento dello staff dirigenziale o l’intervento diretto del dirigente. Anche i collaboratori scolastici possono essere coinvolti, poiché la vigilanza rientri nelle loro mansioni.
L’importanza del regolamento interno
Altro aspetto fondamentale, è la presenza di un regolamento interno dedicato che dia indicazioni sulla gestione delle assemblee e sul ruolo del comitato studentesco nella gestione dell’ordine.