Assegno Unico Universale, ecco le nuove regole di erogazione. Quando il rinnovo automatico? Come si percepisce?

L’Assegno Unico e Universale (AUU) rimane un supporto economico centrale per le famiglie italiane con figli a carico fino ai 21 anni, senza limiti di età in caso di disabilità. Per il 2025, vengono introdotte alcune modifiche e aggiornamenti volti a migliorare l’accessibilità e l’efficienza della misura.
Si applica:
- Fino a 21 anni di età, al verificarsi di specifiche condizioni;
- Senza limiti di età per i figli con disabilità.
L’importo varia in base a:
- Condizione economica del nucleo familiare, determinata dall’ISEE valido;
- Età e numero dei figli;
- Presenza di disabilità nei figli.
Il contributo è considerato unico per semplificare e potenziare le misure di sostegno alla genitorialità e alla natalità, ed è universale poiché garantito a tutte le famiglie, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro.
A chi spetta
L’Assegno è riconosciuto per ogni figlio a carico:
- Minorenne (dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati);
- Maggiorenne fino a 21 anni, a condizione che:
- Frequenti un corso scolastico, professionale o universitario;
- Svolga un tirocinio o un lavoro con un reddito inferiore a 8.000 euro annui;
- Sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro;
- Partecipi al servizio civile universale.
- Con disabilità, senza limiti di età.
Importi e maggiorazioni
L’importo dell’Assegno varia in base all’ISEE e altri fattori. In particolare:
- La quota per ciascun figlio è progressiva, da un massimo di 199,4 euro (per ISEE fino a 17.090,61 euro) a un minimo di 57 euro (per assenza di ISEE o ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro);
- Sono previste maggiorazioni nei seguenti casi:
- Figli successivi al secondo;
- Madri di età inferiore a 21 anni;
- Nuclei con quattro o più figli;
- Figli con disabilità;
- Figli di età inferiore a un anno;
- Figli tra 1 e 3 anni in nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 45.574,96 euro.
Compatibilità e modalità di pagamento
L’Assegno è compatibile con altre misure a favore dei figli a carico erogate da Regioni, Province autonome ed Enti locali. Non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.
Il pagamento è effettuato mediante:
- Accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio o carta con IBAN;
- Bonifico domiciliato presso lo sportello postale.
In caso di affidamento esclusivo, il richiedente può chiedere il pagamento del 100% dell’importo spettante.
Requisiti per la domanda
L’Assegno è rivolto a tutte le categorie di lavoratori (dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati) che soddisfano i seguenti requisiti:
- Cittadinanza italiana, europea o di Paesi extra-UE con permessi di soggiorno specifici;
- Residenza e domicilio in Italia;
- Soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Residenza in Italia da almeno due anni o contratto di lavoro di almeno sei mesi.
Quando e come fare domanda
La domanda può essere presentata:
- Da uno dei genitori o da tutori legali;
- Dai figli maggiorenni al compimento dei 18 anni, per ricevere direttamente la loro quota.
Le modalità di presentazione includono:
- Online sul sito INPS, tramite credenziali di accesso;
- Numero verde INPS o servizi di patronato.
Se presentata entro il 30 giugno, l’Assegno viene riconosciuto con decorrenza retroattiva a marzo, includendo gli arretrati. Per le domande presentate dopo questa data, decorre dal mese successivo.
Sostituzioni e compatibilità
Dal marzo 2022, l’Assegno Unico e Universale ha sostituito numerose misure precedenti, tra cui:
- Bonus nascita o adozione;
- Assegni per nuclei familiari numerosi o con figli a carico;
- Bonus bebè e detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
Resta compatibile con il Bonus asilo nido e altre forme di sostegno per figli a carico.