Assegno unico separati o divorziati: quale ISEE è necessario?

Quale ISEE deve essere presentato dai genitori separati o divorziati per poter richiedere l’assegno unico per i figli?
L’assegno unico può essere richiesto, ormai, dal 1 gennaio 2022 anche se l’effettivo pagamento del beneficio partirà solo a marzo 2022 (per le presunte date potete leggere questo articolo: Assegno unico in pagamento da marzo, ecco le date. Per la presentazione della domanda, in ogni caso, c’è tempo fino al 30 giugno, data entro la quale saranno riconosciuti anche gli arretrati dell’assegno a partire da marzo 2022.
L’effettivo punto interrogativo sul nuovo beneficio riguarda la modalità di presentazione soprattutto per i genitori che risultano essere separati o divorziati. Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive:
Salve, Sono un genitore separato ed ho 2 figli minorenni che vivono con la madre. Gli accordi della separazione prevedono un assegno di mantenimento che io do ai ragazzi, assegno nucleo familiare percepiti dalla madre (che ha un reddito basso) e detrazioni per i figli a me al 100%. Cosa cambierà con l’assegno unico? La domanda deve essere per forza congiunta (non abbiamo buoni rapporti)? E qualora lo sia quale ISEE va usato? Il mio (molto più alto di quello della madre)? O quello della madre?
Assegno unico figli
Cosa cambia con l’assegno unico? L’assegno al nucleo familiare e le detrazioni per i figli a carico con età inferiore a 21 anni cesseranno di avere efficacia e non saranno più corrisposti dal 1 marzo 2022.
Visto che la perdita di prestazione riguarda entrambi i genitori (anche se a fruire dell’ANF era solo uno dei due, nella maggior parte dei casi le detrazioni sono fruite al 50%) l’assegno unico va ripartito in pari misura tra i genitori. A meno che non vi sia diverso accordo e si decida di assegnare l’importo al 100% solo al richiedente.
In ogni caso in sede di domanda il genitore richiedente dovrà indicare anche il codice fiscale dell’altro genitore che, a sua volta, dovrà validare la domanda del richiedente specificando come andrà pagato l’assegno in questione.
La scelta del pagamento, in effetti, è lasciata al genitore non richiedente, qualsiasi sia stata la scelta del richiedente. Il genitore che valida la domanda, infatti potrà scegliere se:
- lasciare l’importo al 100% al genitore richiedente
- chiedere il pagamento al 50% ciascuno indicando il proprio IBAN.
Di fatto non si tratta di una domanda “congiunta”, visto che la decisione spetta al genitore non richiedente e questo lascia modo di agire come si ritiene (lasciare tutto al richiedente o pretendere il proprio 50%) opportuno, al di là di quelli che sono i rapporti che intercorrono tra i due genitori.
L’ISEE necessario, in ogni caso, è quello che si riferisce al nucleo familiare dei figli per cui si richiede l’assegno unico.
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