Assegno unico, Roccella difende la misura, ma c’è l’ombra della procedura di infrazione UE

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La Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha ribadito con forza la volontà del governo di difendere l’Assegno Unico universale, definendolo una misura fondamentale per il sostegno alle famiglie italiane.

“Continueremo a difenderlo con la stessa determinazione con cui lo abbiamo potenziato e corretto”, ha dichiarato Roccella durante il question time, rivolgendo un appello alle forze politiche che avevano sostenuto la norma nella sua fase iniziale e che ora sembrano aver cambiato posizione. “Confidiamo in un sussulto di patriottismo e coerenza”, ha aggiunto la Ministra, evidenziando la contraddizione di chi, dopo aver contribuito alla stesura della legge, ora ne contesta l’efficacia.

La minaccia dell’infrazione europea: un rischio concreto

Roccella ha sottolineato che la vera minaccia per l’Assegno Unico non proviene da critiche interne, ma dalla procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea. “L’unica vera minaccia è la procedura di infrazione europea, giunta alla Corte di Giustizia”, ha affermato la Ministra, evidenziando il rischio concreto che la controversia possa compromettere i conti pubblici italiani.

Il governo, ha spiegato Roccella, ha già lavorato per potenziare la misura, incrementando la spesa annuale da 16 a 20 miliardi di euro e correggendo alcune criticità.

Inoltre, la Legge di Bilancio prevede un ulteriore investimento di oltre un miliardo e mezzo per famiglie e natalità, a dimostrazione dell’impegno del governo a sostegno delle famiglie italiane.  La Ministra ha concluso ribadendo la fiducia nel superamento della procedura di infrazione e nella definitiva affermazione dell’Assegno Unico come strumento fondamentale di politica sociale.

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