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Assegno unico e detrazione figli: senza sentenza di affido esclusivo spetta a entrambi i genitori

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L’assegno unico è un sostegno per le famiglie che hanno dei figli e ha sostituito tutti gli altri benefici dedicati alla prole.

L’assegno unico universale spetta a tutte le famiglie che hanno figli minorenni o maggiorenni fino al compimento di 21 anni. Mentre per chi ha figli disabili non è previsto alcun limite di età. L’importo dell’assegno cambia a seconda dal valore ISEE del nucleo familiare. Infatti, l’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 43.240 euro. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa. Ma cosa succede quando una coppia con figli si separa, a quale genitore spetta  l’assegno unico?

Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che scrive:

Salve volevo porvi un mio problema ancora in fase di chiarimento, convivevo con la mia ex compagna, dove abbiamo avuto tre figli, nella separazione che e avvenuta circa 5 anni fa, gli ANF venivano assegnati a lei però con detrazione fiscale al 50%. Con l’avvento dell’assegno unico le cose cambiano io faccio richiesta del mio 50% cosa che l’INPS mi riconosce e comincio a percepirlo fino a marzo 2023, quando la mia ex compagna rifà la domanda chiedendo il 100% senza che io sapessi nulla, mi accorgo che il mese di aprile non percepisco più il 50% dei tre figli chiedo spiegazioni all’INPS e l’INPS mi risponde che la mia ex ha presentato la vecchia sentenza dove gli assegni venivano percepiti da lei, io spiego più volte che l’assegno unico è un aiuto ad entrambi i genitori e che tra l’altro racchiude una serie di bonus che sui vecchi ANF non c’erano, e soprattutto cosa fondamentale le detrazioni Irpef che io in busta paga non percepisco più. Alla fine mi hanno bloccato non posso nemmeno rifare la domanda dove tra l’altro senza il mio consenso non si poteva fare nulla e ad oggi sono 9 mesi che non percepisco l’assegno unico con aggravio economico  mensile per me fondamentale.

Assegno unico in caso di separazione

In caso di separazione o divorzio di una coppia la domanda dell’assegno unico ed universale può essere presentata da uno dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio. L’assegno unico può essere pagato al solo genitore richiedente oppure in misura uguale tra i genitori. 

Il principio regolatore generale è che l’Assegno unico e universale è erogato in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale ovvero hanno l’affidamento condiviso dei figli. Tuttavia, i genitori possono stabilire che il contributo venga interamente erogato solo a uno dei due, attestando in procedura l’accordo tra le parti.

Ma nel caso del nostro lettore però c’è una sentenza in cui il giudice sembra aver assegnato alla ex compagna la possibilità di prendere gli Anf. Ad eccezione alla regola generale di cui sopra, l’assegno viene sempre erogato interamente a un solo genitore se da un provvedimento del giudice o da un accordo scritto tra le parti risulta che quel genitore ha l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale ovvero l’affidamento esclusivo o nel caso che tutti i contributi statali per i figli siano destinati a uno solo genitore. Non è questo il vostro caso, visto che alla mamma spettavano gli Anf ma le detrazioni erano equamente divise al 50%.

L’unica cosa che può fare è accedere al sito dell’Inps e al servizio dedicato all’assegno unico e andare a modificare la domanda presentata dall’altro genitore (è nel suo diritto farlo ed è del tutto legale). Una volta entrato nella domanda presentata dalla sua ex compagna spunti la divisione dell’importo a entrambi i genitori indicando il suo Iban per l’accredito.

Se l’Inps dovesse ostinarsi a escluderla dal beneficio, in ogni caso, le consiglio di rivolgersi a un Caf o un Patronato per far valere i suoi diritti.

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