Assegno Unico: a marzo arrivano gli arretrati degli aumenti di gennaio. Se non aggiorno ISEE cosa succede?

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico subisce una modifica importante: a partire da questo mese, gli accrediti avverranno il 20 di ogni mese fino a giugno.
La data del 20 marzo segna quindi l’inizio di questa nuova calendarizzazione per le famiglie beneficiarie del sussidio. Ma le novità non si fermano qui, poiché questo mese porta con sé almeno altre due importanti cambiamenti che interessano direttamente i genitori con figli a carico.
Isee non aggiornato: scatta l’importo minimo
Una notizia che potrebbe risultare spiacevole per molti riguarda la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Chi non ha provveduto ad aggiornare il proprio Isee entro il 28 febbraio riceverà l’importo minimo dell’Assegno Unico, indipendentemente dalla propria situazione reddituale effettiva. La riduzione si applicherà anche alle eventuali maggiorazioni previste, con un impatto significativo sull’ammontare complessivo del sussidio. La mancata presentazione della nuova DSU comporta quindi una penalizzazione economica che potrebbe pesare notevolmente sui bilanci familiari.
Gli arretrati della rivalutazione per il 2025
La notizia positiva riguarda invece l’arrivo degli arretrati di gennaio relativi alla rivalutazione degli importi per il 2025. Se a febbraio le famiglie hanno già ricevuto gli importi aggiornati secondo la nuova tabella, con il pagamento di marzo arriveranno anche gli adeguamenti retroattivi per il mese di gennaio. Come specificato nella circolare numero 33 del 4 febbraio 2025 dell’Inps, gli arretrati verranno corrisposti automaticamente insieme all’importo ordinario del mese. Un piccolo “bonus” che rappresenta il conguaglio della rivalutazione non applicata a gennaio, quando gli importi non erano ancora stati aggiornati al costo della vita per l’anno in corso.
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