Assegno unico 2025, a marzo il conguaglio e gli aumenti per fascia ISEE. A partire dal 20 l’accredito

Con l’inizio del 2025, l’assegno unico universale ha subito importanti modifiche, riguardanti gli importi, le fasce di reddito e il calendario dei pagamenti. L’INPS ha introdotto un conguaglio per marzo, che consente di recuperare gli importi relativi a gennaio e febbraio.
Le famiglie che non hanno aggiornato l’ISEE entro febbraio riceveranno l’importo minimo, mentre chi ha presentato la documentazione in tempo beneficerà degli adeguamenti. Il nuovo sistema di tesoreria della Banca d’Italia, operativo da gennaio, ha inoltre modificato le date di accredito, che avverranno dal 20 di ogni mese fino a giugno.
Gli importi aggiornati e le maggiorazioni
Gli adeguamenti all’inflazione (+0,8% nel 2024) hanno portato a un incremento degli importi. Per i figli minorenni, l’assegno massimo è salito a 201 euro mensili, mentre quello minimo è di 57,5 euro. Per i figli maggiorenni (18-21 anni), l’importo varia da 28,7 a 97,7 euro, in base all’ISEE. Sono previste maggiorazioni per figli non autosufficienti (120,6 euro), con disabilità grave (109,1 euro) o media (97,7 euro). Inoltre, le famiglie con almeno quattro figli a carico riceveranno una maggiorazione forfettaria di 150 euro. Per i nuclei con figli di età inferiore a un anno o tra uno e tre anni (con almeno tre figli e ISEE entro la soglia massima), è prevista una maggiorazione del 50% sull’importo ordinario.
Il ricalcolo e le nuove fasce ISEE
Le famiglie che non hanno aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio riceveranno l’importo minimo, ma potranno presentare una nuova DSU entro il 30 giugno per ottenere gli arretrati da marzo. La rivalutazione delle soglie ISEE ha portato il limite minimo a 17.227,33 euro e quello massimo a 45.939,56 euro. Inoltre, il ricalcolo dell’ISEE esclude titoli di Stato, libretti e buoni postali fino a 50.000 euro, consentendo a molte famiglie di ottenere un indicatore più basso e, di conseguenza, importi più elevati. Ad esempio, una famiglia con due figli e un patrimonio mobiliare di 25.000 euro potrebbe ridurre l’ISEE di circa 2.000 euro, aumentando l’importo mensile dell’assegno per figlio.