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Assegno unico 2023 per chi è già beneficiario, non serve domanda: cosa fare dopo l’ISEE?

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Isee

Per continuare a ricevere l’importo intero dell’assegno unico cosa bisogna fare dopo aver rinnovato l’ISEE?

Chi era già beneficiario dell’assegno unico nel 2022, quest’anno per continuare a beneficiarne non dovrà presentare nuova domanda. Ma dovrà rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio 2023 per il calcolo del nuovo importo spettante. Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che chiede:

Ho letto che una circolare INPS ha stabilito che per i già beneficiari dell’assegno unico figli non bisognerà ripresentare la domanda,ma basterà solo il rinnovo della certificazione ISEE,la domanda è una volta ricevuta l’attestazione ISEE dall’INPS bisognerà fare qualche altra procedura?
Oppure l’INPS acquisisce in automatico l’attestazione per la determinazione dell’importo dell’assegno unico.

Assegno unico 2023 e ISEE

Per continuare a ricevere l’assegno unico con importo pieno sarà sufficiente rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio. In questo modo l’INPS, a cui si presenta l’attestazione, l’acquisisce nei suoi database e ricalcola l’importo spettante a partire dal mese di marzo 2023.

Se l’ISEE non è identico a quello dello scorso anno si potrebbe avere una variazione in positivo o in negativo dell’importo percepito proprio dal mese di marzo. Fermo restando che da gennaio l’assegno unico è rivalutato come tutte le altre prestazioni erogate dall’INPS. Ma per effetto del nuovo ISEE proprio dal mese di marzo l’importo potrebbe cambiare, perchè si base proprio sull’ISEE del nucleo familiare.

In ogni caso non serve fare altro se non rinnovare l’ISEE, non è necessaria nessuna altra procedura visto che l’attestazione è rilasciata dall’INPS stesso, che eroga anche l’assegno unico.

Ricordiamo, infine, che per chi dovesse rinnovare l’ISEE dopo il 28 febbraio ma, comunque, entro il 30 giugno, dal 1 marzo sarà erogato solo l’importo base fermo restando il diritto agli arretrati, da marzo, dell’importo intero spettante dall’ISEE. Per chi rinnova la certificazione, invece, dopo il 30 giugno, gli importi interi spetteranno solo dal mese successivo a quello di presentazione dell’ISEE.

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