Assegno unico 2023, aumenti per tutti: ecco le cifre aggiornate dopo adeguamento [scarica tabella in PDF]
L’assegno unico universale è una misura di supporto per le famiglie con figli a carico, introdotta di recente in Italia. Ha lo scopo di aiutare le famiglie a gestire le spese per la cura e l’educazione dei loro figli, fornendo un contributo mensile erogato dallo Stato.
L’assegno unico universale è rivolto a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal loro reddito o dalla composizione familiare. La somma erogata varia in base al numero di figli e all’età di questi, ma in generale copre le spese per la loro alimentazione, istruzione e formazione.
L’INPS ha inviato notifiche a tutti i destinatari dell’assegno unico universale annunciando l’arrivo della loro quota mensile. La data esatta non è la stessa per tutti, ma entro la fine di febbraio, ognuno dovrebbe ricevere il proprio importo. Allo stato attuale non sono stati segnalati problemi o criticità dall’INPS.
Per rimanere sempre informati sul servizio, è possibile utilizzare l’app “Io”, disponibile per iOS e Android, che consente di ricevere tempestivamente eventuali comunicazioni e di modificare i propri riferimenti bancari.
A partire da marzo, inizierà una nuova fase. Chi ha già presentato la domanda per l’assegno unico universale non dovrà ripeterla, poiché l’INPS si occuperà autonomamente di questo. Tuttavia, sarà necessario inviare di nuovo la dichiarazione relativa all’Isee familiare, per valutare eventuali modifiche all’importo erogato. È importante prestare attenzione a questo passaggio, poiché chi non invierà il documento vedrà automaticamente ridursi l’importo riconosciuto al minimo previsto.
Le cifre aggiornate
L’importo dell’Assegno Unico varia da un minimo di 50 euro al mese per un figlio minore senza Isee o con un Isee superiore a 40.000 euro, a un massimo di 175 euro al mese per un figlio minore con Isee fino a 15.000 euro. Per i figli tra 18 e 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro.
L’indicizzazione avrà un impatto sia sugli importi che sulle soglie Isee. La platea dei destinatari dell’importo minimo si ridurrà rispetto all’anno precedente, poiché l’importo minimo verrà erogato solo per Isee superiori a 43.240 euro e non più per Isee superiori a 40.000 euro. La prima fascia Isee aumenterà da 15.000 a 16.215 euro, mentre la seconda da 20.000 a 21.620 euro.
L’importo per chi ha fino a 16.215 euro di Isee aumenterà da 175 a 189 euro, mentre per chi ha fino a 21.620 euro di Isee passerà da 150 a circa 162 euro. Per chi ha fino a 27.000 euro di Isee, l’importo aumenterà da 125 a 135 euro, mentre per chi ha fino a 32.000 euro di Isee, l’importo aumenterà da 100 a 108 euro. Infine, per chi ha un Isee fino a 37.000 euro, l’importo aumenterà da 75 a 81 euro.
Per chi ha un Isee di 43.240 euro o più, l’importo aumenterà da 50 a 54 euro.