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Assegno ordinario di invalidità: possibile il rinnovo se si lavora nel pubblico impiego?

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Come abbiamo scritto già in precedenza, l’assegno ordinario di invalidità non viene riconosciuto al dipendente del pubblico impiego che non ha contributi versati nel FPLD o fondi per lavoratori autonomi. Ma cosa accade in caso di titolarità del trattamento e presentazione di domanda di rinnovo? Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive:

Gentilissimi, buongiorno e auguri di un buon inizio anno.

Leggo nel vostro articolo https://orizzontescuola.it/assegno-ordinario-di-invalidita-perche-alcuni-dipendenti-pubblici-lo-hanno/   questo punto: “La normativa, infatti, non esclude a priori il dipendente pubblico dalla fruizione dell’assegno ordinario di invalidità ma limita l’accesso ai solo iscritti al FPLD (che si riferisce ai lavoratori del settore pubblico) e agli iscritti alla Gestione Separata, se un lavoratore del pubblico impiego ha contributi versati nel FPLD che gli permettono l’accesso alla prestazione, quindi, l’assegno ordinario di invalidità spetta.

Vorrei sapere nel mio caso se ho diritto al rinnovo dell’assegno considerando che: 

  • Sono invalido civile al 75%
  • Ho lavorato 20 anni circa nel privato, cosa per la quale mi hanno concesso l’assegno che mi scade a novembre 2022
  • Ho terminato di lavorare nel privato in data 31/07/2018 (ultimo giorno di contribuzione)
  • Dal 09/08/2018 al 31/10/2019 sono stato percettore di NASPI
  • Dal 01/03/2020 sono stato assunto nel pubblico come insegnante

Secondo voi posso richiedere quest’anno il rinnovo dell’assegno?  Grazie per una eventuale risposta.

Rinnovo assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità, in sede di presentazione della domanda di riconoscimento richiede che si sia in possesso di almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente. Non concorrono al raggiungimento di questo requisito contributivo i contributi versati in qualità di lavoratore dipendente del settore pubblico.

Come accaduto per il nostro lettore, però, l’assegno può essere riconosciuto per attività precedenti e, solo dopo il riconoscimento è avvenuta l’assunzione nel settore pubblico.

L’assegno di invalidità prevede che in sede di domanda di rinnovo, in mancanza del requisito contributivo, possano essere utilizzati i 3 anni di contributi figurativi maturati nel corso di fruizione dell’assegno stesso (utili solo in sede di rinnovo della domanda e non per aumentare il montante contributivo).

Il dipendente pubblico, quindi, assunto quando era già titolare dell’assegno ordinario di invalidità potrà procedere alla presentazione di domanda di rinnovo anche se non ha più contributi recenti versati nel fondo previdenziale dei lavoratori del settore privato.

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