Assegnazioni provvisorie, sindacati al Miur il 14 maggio. Contratto triennale?

Il 14 maggio prossimo i sindacati, come riferitoci da fonti ministeriali, saranno al Miur per avviare il negoziato su assegnazioni provvisorie e utilizzazioni.
Contratto triennale
Il Contratto, come quello sulla mobilità, dovrebbe essere triennale, alla luce della disposizione dettata dal CCNL 2016/18, il cui articolo 7/3 così dispone:
Il contratto collettivo integrativo ha durata triennale e si riferisce a tutte le materie indicate nelle specifiche sezioni. I criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse modalità di utilizzo possono essere negoziati con cadenza annuale.
Attendiamo comunque conferme dall’incontro.
Chi può chiedere l’assegnazione provvisoria
Stando al CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2018/19, l’assegnazione provvisoria può essere chiesta per uno dei seguenti motivi:
- ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
- ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
- gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;
- ricongiungimento al genitore.
L’assegnazione provvisoria non può essere richiesta all’interno del comune di titolarità.
Questo quanto previsto dal CCNI che ha disciplinato i movimenti annuali per il corrente anno scolastico. Attendiamo il nuovo contratto.
Vincoli
Alla luce dei vicoli posti dal Contratto sulla mobilità 2019/22, sulla base del quale non potrà presentare domanda di mobilità per tre anni scolastici chi otterrà il trasferimento/passaggio in una tra le scuole richieste con preferenza puntuale o nel comune di titolarità anche con preferenza sintetica, potrebbero esserci delle novità anche in merito all’assegnazione provvisoria.
Al momento, comunque, si tratta di ipotesi che potremo confermare o meno successivamente.