Assegnazioni provvisorie: precedenza ai docenti vittime dell’algoritmo impazzito del 2016. Lettera

Egregio Ministro, chi scrive è un docente, vittima come tanti colleghi di un algoritmo impazzito che ha guidato le operazioni di mobilità per l’a.s. 2016/2017.
Illusa e disillusa subitamente dal MIUR che aveva promesso di aggiustare tutto attraverso le conciliazioni, invece per la maggior parte dei casi, si è trattato solo di un “contentino”. Scavalcata e danneggiata da numerosi colleghi che con un punteggio inferiore al mio e senza alcuna precedenza si sono ritrovati a lavorare, come “graziati” da una volontà superiore, a pochi chilometri da casa.
Nel frattempo sono stata costretta il primo settembre, a prendere servizio a 600 km di distanza dalla mia provincia di residenza, abbandonando la famiglia, per il senso “civico” del dovere, e per non intentare un ricorso contro il MIUR, addentrandomi così nelle complicate maglie della burocrazia scolastica. Ciò ha comportato per me, e per tanti altri nella medesima condizione, numerosi disagi economici e morali.
Mi chiedo pertanto, Illustre Ministro, come intende riparare ad una simile disuguaglianza?.
Ultima beffa è la trasformazione delle cattedre previste: queste per il 60% andranno per immissione in ruolo a chi volontariamente non ha voluto far domanda nel 2015. Il Miur quindi premierà chi ha boicottato la Buona Scuola e penalizzerà chi invece l’ha accettata.
Considerata l’esigua percentuale dei trasferimenti interprovinciali, perché non potrebbe essere riconosciuta a noi vittime dell’algoritmo, una riserva dei posti all’interno dell’assegnazione provvisoria interprovinciale, in riferimento all’ambito di residenza?
Perché non ci viene legittimata una priorità, al pari della L. 104/92, di cui molti beneficiano anche se abusivamente, considerati gli scandali degli ultimi giorni?
Sarebbe una soluzione che in qualche modo potrebbe attenuare il torto subito indebitamente.
In attesa di una qualche attenzione, colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.
F.to Maria Romano