Assegnazioni provvisorie, docenti con molti anni di servizio scavalcati da più giovani: la protesta del CNDDU

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani interviene in merito alle assegnazioni provvisorie, evidenziando alcune criticità che a suo modo di vedere penalizzerebbero i docenti più anziani.
Considerati i requisiti previsti dal CCNI 2019/2022 in merito alla regolamentazione delle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale del personale docente di ruolo, scrive il Coordinamento, si ritiene che l’attribuzione del beneficio sia oggi altamente discriminatoria nel merito, in quanto nella valutazione delle domande e conseguenzialmente nella relativa compilazione delle graduatorie non si tiene in considerazione, a parità di punteggio, il servizio effettuato, ma solo l’età anagrafica.
Per tal motivo capita frequentemente che docenti con tanti anni di servizio si trovino scavalcati in graduatoria da docenti anziani d’età ma con pochissimo servizio effettuato, spiega il CNNDU.
Una beffa ulteriore, proseguono di docenti della disciplina dei diritti umani, è costituita dall’eventualità che i docenti in questione rivestano il ruolo di caregiver: le difficoltà familiari del caso, che sono notevoli, non verrebbero proprio prese in considerazione nel contesto indicato.
Per questo motivo, il CNDDU auspica che al più presto il Ministero dell’Istruzione possa colmare tale gap ingiustificabile e inammissibile; è incomprensibile come possa venire “premiato” a parità di punteggio chi non presenta altri meriti, se non quelli anagrafici, dal momento che si parla spesso di meritocrazia e di impegno professionale e personale da applicare soprattutto alla realtà scolastica, conclude.