Assegnazioni provvisorie, decisione su deroga a blocco triennale nel tavolo politico con la Fedeli
Potrebbe probabilmente essere comunicata oggi, durante l’incontro tra l’Amministrazione e i sindacati la data del tavolo politico nel quale i segretari dei sindacati rappresentativi incontreranno il Ministro Fedeli.
Un incontro che si rende necessario, anche e soprattutto alla luce degli esiti della mobilità, in cui soltanto 2.200 docenti hanno avuto un trasferimento in altra regione. Ma era già messo in conto, dato che ai trasferimenti interprovinciali era riservato il 30% dei posti, e la maggior parte di questi sono andati a docenti che usufruivano di precedenze. Inutile dire la disillusione di chi aveva creduto che l’accordo stabilito ad aprile tra il Ministro e i sindacati, proprio in occasione di un altro incontro politico che aveva sbloccato definitivamente il contratto di mobilità per l’a.s. 2017/18.
Per molti docenti che hanno presentato domanda di mobilità (al momento si conoscono solo gli esiti della primaria, infanzia sono attesi il 19 giugno, secondaria I grado il 24 giugno e secondaria II grado il 20 luglio) adesso la speranza è quella delle assegnazioni provvisorie.
Ma anche qui l’un contro l’altro armati: i docenti assunti con il piano straordinario della legge 107/2015 e in molti casi trasferiti in province non desiderate chiedono la deroga al blocco triennale nella provincia di assunzione, i docenti immobilizzati assunti ante 2015, non la vedono di buon occhio, data l’esiguità dei posti. E anche i docenti delle GaE temono che le assegnazioni possano ridurre i posti per le supplenze.
Tra l’altro il blocco è determinato dalla legge e il suo superamento implicherebbe una assunzione di responsabilità politica da parte del Ministro. Secondo le ultime notizie il Ministero non sarebbe intenzionato a cedere, anzi penserebbe di inasprire ancor di più i vincoli, impedendo anche a chi ha è stato accontentato nella mobilità 2017, seppure su sede non gradita, di presentare domanda di assegnazione provvisoria.
Tutte questioni che saranno affrontate nel tavolo politico, alla ricerca di una nuova mediazione.
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