Assegnazione provvisoria spetta anche ai docenti FIT con vincolo quinquennale. Lettera
Inviato da Luca Gallo- In merito alle assegnazioni provvisorie 2020-21 e’ bene fare alcune riflessioni che riguardano i docenti ex FIT assunti con decorrenza giuridica ed economica dal 1 Settembre 2919.
Tali docenti come si sa hanno subito un blocco di 5 anni a seguito della legge di stabilita’ del 30 dicembre 2018, in realta’ gia’ prima il DM 631 del 25 settembre 2018 stabiliva che per le graduatorie pubblicate entro il 31/12/2018 per recuperare i posti non assegnati in ruolo gli interessati hanno potuto scegliere soltanto nell’ ambito del contingente previsto per il 2018/19, precludendosi la possibilita’ di una sede migliore.
I sindacati all’ epoca hanno proposto di far scegliere nuovamente le sedi alla vigilia dell’ anno scolastico 2019/20 ma dal ministero non ci fu nessuna apertura, il che equivaleva ad una vera e propria beffa, soprattutto per coloro che avevano ottenuto come prima sede di assegnazione una scuola distante centinaia di km dalla propria residenza, essendo la graduatoria regionale.
Tralascio ora le disparita’ di trattamento rispetto ad altre classi di concorso che hanno affrontato l ‘ anno di prova a partire dal 1 settembre 2018 per i quali e’ stata prevista la possibilita’ gia’ al primo anno di ruolo di richiedere l’ assegnazione provvisoria e quest’ anno detti docenti hanno potuto partecipare anche alla mobilita’. Per cui rimanendo nel labirinto ufficiali delle leggi i docenti ex FIT assunti da grame a partire dal 1 Settembre 2019 non hanno potuto quest’ anno partecipare alla mobilita’ perche’ soggetti al suddetto blocco quinquennale imposto con la legge di stabilita’ del 30 Dicembre 2018.
Ma per quanto riguarda le assegnazioni provvisorie in teoria nulla dovrebbe vietare a tali docenti di poterla richiedere per il 2020-21 non appena uscira’ l’ordinanza.
questo soprattutto alla luce del decreto scuola n. 126/2019 convertito con modificazioni nella legge 20 Dicembre 2019 n. 159 il quale testualmente prevede che: “A decorrere dalle immissioni in ruolo disposte per l’anno scolastico 2020/2021, i docenti a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra istituzione scolastica ovvero ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso soltanto dopo cinque anni scolastici di effettivo servizio nell’ istituzione scolastica di titolarita'”.
Questa precisazione introdotta con specifica legge non era presente nella legge di stabilita’ del 30 Dicembre 2018 che indicava un periodo di permanenza nella stessa sede di assegnazione di almeno 5 anni, infatti tali docenti non hanno potuto partecipare alla mobilita’ 2020-21, ma non si faceva affatto riferimento alle assegnazioni o alle utilizzazioni, non so se e’ stata una svista del legislatore, ma tant’ e’ che si e’ ritenuto necessario specificarlo con la nuova legge che regola le assunzioni a partire dal 1 settembre 2020.
Anche il CCNL dichiara espressamente che gli assunti dal 1 Settembre 2019 possono partecipare alle assegnazioni provvisorie, ma abbiamo visto che il governo e il ministero aggirano tale contratto attraverso delle leggi specifiche che pero’ non possono essere interpretate, ma vanno lette, e prese per quello che sono, ovvero i docenti ex FIT 2018 assunti dal 1 Settembre 2019 e’ vero che hanno un vincolo quinquennale che si riferisce alla prima sede di titolarita’ ma non puo’ essere sottinteso il fatto che questa legge si riferisca anche per esempio alle assegnazioni provvisorie, altrimenti perche’ specificarla espressamente con la legge n. 159 del 20 Dicembre 2019 che sottolinea l’ impedimento di qualsiasi tipo di movimento, a prescindere dalla graduatoria di assunzione.
Ora senza voler entrare nell’ assurdita’ di tali disposizioni che lasciano ad alcuni la possibilita’ di poter gestire meglio la propria vita, conciliando al meglio il diritto al lavoro con il diritto alla famiglia, e’ bene che su questo aspetto i sindacati, alcune forze politiche, il movimento docenti abilitati, e chi si ritiene chiamato in causa da questa situazione faccia sentire le proprie ragioni, perche; se non possiamo nulla contro le leggi che vengono calate dall’ alto che almeno si trovi una falla la dove e’ evidente l’ anomalia e che soprattutto lo si faccia notare a chi decide ormai senza nessun riguardo delle nostre vite.
L’ assegnazione provvisoria e’ sempre stato un diritto, se questo non lo e’ piu’ che sia espressamente messo nero su bianco, ripeto, nella legge di bilancio del 30 Dicembre 2018 questo non era indicato, ragion per cui tali docenti dovrebbero a rigor di logica e di diritto partecipare almeno a quest’ ultima possibilita’ di poter tornare presso le proprie residenze, fosse solo per un anno, a meno che il ministero non voglia accanirsi ulteriormente nei confronti di tali docenti che per colpe non loro sono entrati in ruolo con un anno di ritardo rispetto ad altri colleghi piu’ fortunati le cui graduatorie furono pronte entro il 31/08/2018, per cui oltre al danno la beffa del suddetto vincolo, ma per l’ assegnazione e’ evidente che almeno quella deve essere concessa per i motivi su esposti.