Assegnazione docenti ai plessi: come avviene in comuni diversi dalla sede di organico. Salvaguardia precedenze

L’Ipotesi di CCNI 2025/28 non presenta novità in merito all’assegnazione dei docenti ai plessi ubicati in comuni diversi da quello sede di organico.
CCNI 25/28
Così leggiamo nell’art. 3/5 della succitata Ipotesi di CCNI mobilità 2025/28:
In applicazione dell’art. 1, comma 5, della legge n. 107/15 che prevede: “al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa”, per gli anni scolastici relativi al triennio 2025/26, 2026/27, 2027/28, ferme restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali relative all’assegnazione dei docenti alle classi e alle attività, i posti di un’autonomia scolastica situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, salvaguardando la continuità didattica e il criterio di maggiore punteggio nella graduatoria di istituto, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. La contrattazione dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell’anno scolastico di riferimento. Sono comunque salvaguardate le precedenze di cui al successivo articolo 13.
Dunque, come ormai sappiamo, a seguito dell’introduzione dell’organico dell’autonomia di cui alla legge 107/2015, fanno parte del medesimo organico afferente all’intera istituzione scolastica anche i docenti dei diversi indirizzi della stessa scuola secondaria di II grado nonché quelli di plessi ubicati in comuni diversi dalla sede di organico. Pertanto, si è reso necessario regolamentare tali fattispecie tramite il CCNI (regolamentazione già prevista nel precedente CCNI 22/25).
Prima di indicare specificatamente come deve procedere il dirigente nei casi sopra indicati (in particolare in caso di assegnazione in plessi ubicati in comuni diversi dalla sede di organico), ricordiamo quali sono le prerogative degli organi collegiali richiamate nell’Ipotesi di CCNI e quindi come avviene l’assegnazione dei docenti alle classi all’interno della sede di organico.
Assegnazione docenti alle classi
Questa, ai sensi del D.lgs. 297/94, la procedura che porta all’assegnazione suddetta :
- il Consiglio di Circolo o d’Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e all’assegnazione ad esse dei singoli docenti (art. 10/4 D.lgs. 297/94);
- il Collegio docenti formula le proposte per la formazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti (art. 7, lettera b., D.lgs. 297/94), tenuto conto dei criteri generali deliberati dal Consiglio d’Istituto;
- il dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali definiti dal Consiglio d’Istituto e delle successive proposte fatte dal Collegio docenti, procede all’assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi/sezioni (art. 396 D.lgs. 297/94).
Quelle di cui ai punti 1 e 2, dunque, sono le prerogative degli organi collegiali che il dirigente è tenuto a rispettare, anche nel caso in cui, come detto sopra, debba procedere all’assegnazione dei docenti in plessi ubicati in comuni diversi dalla sede di organico.
Assegnazione plessi ubicati in comuni diversi
L’assegnazione suddetta (ossia in plessi ubicati in comuni diversi da quello delle sede di organico), deve avvenire:
- nel rispetto di quanto detto nel paragrafo precedente (ossia tenuto conto dei criteri generali deliberati dal Consiglio di Istituto e delle proposte del Collegio docenti);
- salvaguardando la continuità didattica;
- sulla base del criterio del maggior punteggio nella graduatoria interna di istituto;
- tenuto conto delle modalità e dei criteri definiti in contrattazione di istituto (che dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell’anno scolastico di riferimento);
- salvaguardando le precedenze di cui all’articolo 13 dell’Ipotesi di CCNI 2025/28 sulla mobilità. Ciò significa che non è possibile assegnare ad un plesso, ubicato in comune diverso dalla sede di organico, un docente che fruisca di una delle previste precedenze nel comune in cui si trova la sede di organico. Viceversa, in contrattazione di istituto si potrebbe stabilire di assegnare in un comune diverso dalla sede di organico – su richiesta e con priorità rispetto ad eventuali altri richieste – un docente che fruisca di una delle citate precedenze nel predetto diverso comune.
Quesito
Insegno in una scuola Primaria di un Istituto Comprensivo, che comprende, oltre alla scuola del plesso centrale, un plesso in un comune vicinissimo ad esso. Io ho insegnato per 6 anni, nel plesso centrale nonché comune di residenza. Nell’ anno scolastico in corso, 2024/25, per soppressione di alcuni posti, sono stata spostata nel plesso vicino. Nel prossimo anno scolastico, in seguito ad alcuni pensionamenti, dovrebbero liberarsi dei posti, nel plesso centrale, per cui vorrei fare domanda per ritornarvi. La mia domanda è la seguente: qualora facessi domanda la DS potrebbe accettarla o deve tenere conto dei movimenti in entrata in seguito alla mobilità 2025/2026 per la copertura dei posti e in particolare, di qualche eventuale arrivo con precedenza legge 104?
L’organico della scuola, come detto sopra, è unico, per cui eventuali docenti che arriveranno a seguito di mobilità avranno la titolarità non in questo o quel plesso ma nell’istituto in esame. Sarà poi il dirigente a procedere all’assegnazione ai diversi plessi, secondo quanto sopra illustrato. Se arrivasse qualche collega con precedenza, come scritto nell’Ipotesi di CCNI, la medesima andrebbe salvaguardata, nel senso che se la precedenza riguardasse il comune di ubicazione della sede centrale, il dirigente non potrebbe assegnarla a plessi diversi (salvo casi eccezionali).
Le risposte ai quesiti
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