Asili nido privati, la metà ha aumentato le tariffe. Milano la più cara

Il 50% degli asili nido ha aumentato le tariffe, il 43% ha mantenuto quelle dello scorso anno e il 7% le ha ridotte. Questo è quanto segnala Altroconsumo con un’indagine realizzata ad ottobre scorso.
L’analisi ha coinvolto 214 asili nido privati: 151 a Milano, 9 a Bari, 17 a Reggio Calabria, 30 a Padova, 7 a Pescara. 145 strutture hanno risposto, mentre le altre scuole non hanno risposto (qui i dati completi).
L’incremento delle tariffe è stato fatto in tre diversi modi: alzando l’importo della tassa d’iscrizione oppure direttamente la retta mensile o infine il costo della mensa.
Rispetto alle tariffe dell’anno scorso, secondo l’indagine di Altroconsumo Bari è la città con l’aumento maggiore, con 45 euro in più al mese (pari al 12% rispetto allo scorso anno), mentre a Reggio Calabria l’aggravio è di 9 euro, pari al 3%. Anche Milano e Padova hanno visto un rincaro del 3%, anche se gli importi in valore assoluto sono più elevati (17 e 16 euro), in quanto la tariffa già nel 2019 era più alta.
Se analizziamo tutte le tariffe, Bari, malgrado gli aumenti più elevati, resta una delle città meno care, seconda solo a Reggio Calabria. Milano, con una retta di 684 euro al mese, è la città più cara e ben distanziata dalle altre.
Alcuni asili hanno introdotto nuove regole sul pagamento della retta dopo la chiusura di primavera della scorsa primaver