Ascani (PD): “Si riparte nel caos, Valditara preferisce vietare i cellulari invece di risolvere problemi”. Cangiano (FDI) risponde: “Accuse infondate”

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“Aprendo i giornali di oggi scopriamo di che sostanza è fatta la nuova scuola che Valditara è impegnato a costruire dal suo insediamento. Tra le novità per l’anno scolastico 2024/2025, il ministro cita il divieto di utilizzo dei cellulari in classe e il ritorno al diario cartaceo”.

Lo ha detto Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem.

Priorità ineludibili per un governo di nostalgici –  prosegue – . E sul caos immissioni in ruolo? Sui docenti che mancano in classe nonostante le promesse fantasmagoriche, sul precariato e la supplentite da debellare? Sugli insegnanti di sostegno da garantire? Sulle mense e le palestre che, secondo Save the Children, esistono solo per meno del 50% degli alunni?”

Su tutto questo Valditara non può usare né gli strumenti della propaganda, né i toni trionfalistici. E allora scarica sui governi precedenti, i sindacati, chiunque pur di non ammettere che in questi quasi due anni non è stato in grado di risolvere neanche uno dei reali problemi del sistema di istruzione”, conclude.

La risposta di Fratelli d’Italia

“Mi lasciano interdetto le dichiarazioni della collega Ascani, che pur di attaccare il Governo Meloni e il Ministro Valditara, sovverte dati inconfutabili e tira fuori numeri che non hanno riscontro nella oggettività delle cose”. Così Gimmi Cangiano Componente della Commissione Istruzione alla Camera.

“Certo: esiste ancora una sacca di precariato, che purtroppo non abbiamo creato noi. Ma i numeri di questi due anni di Governo Meloni dicono una cosa importantissima: si è tornati ad assumere in modo consistente. Si è tornati ad espletare concorsi finalizzati al ruolo. Si è provveduto a strutturare un sistema abilitante, si è arrivati alla determinazione di una linea da seguire per chi ha conseguito la specializzazione su sostegno all’estero”, aggiunge.

“Ed a proposito di sostegno: il Ministro Valditara ha operato in questo contesto una piccola rivoluzione che ha rimesso al centro i bisogni degli alunni ed i loro diritti, riconoscendo dignità ad un insegnamento ridotto a tappabuchi. L’attenzione verso le esigenze anche delle famiglie è massima. Più mense, più palestre, scuole nuove e rimodernate per essere attrattive anche oltre l’orario scolastico. Questa è la realtà. Ed è solo una parte di quanto fatto. Va bene la contrapposizione politica: ma non quando si mette in discussione il futuro dei nostri figli”, conclude.

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