Ascani contro Valditara: “Per la prima volta si considera il sistema di istruzione una delle tante voci di spesa comprimibili e non l’investimento più importante”

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Il calo demografico in Italia è un dato ormai innegabile. Mentre il governo si concentra su bonus e “mancette” per contrastare il fenomeno, secondo Anna Ascani, vice presidente della Camera e esponente del Partito Democratico, si sta commettendo un grave errore nel settore dell’istruzione.

In un intervento su Il Foglio, Ascani accusa il Ministro Valditara di aver sfruttato il decremento del numero di studenti per giustificare tagli al personale scolastico, una scelta definita “grave” e senza precedenti dai tempi della riforma Gelmini.

“Per la prima volta – afferma Ascani – si considera il sistema di istruzione una delle tante voci di spesa comprimibili, e non l’investimento più importante”. La mancanza di visione, secondo la deputata, è evidente nella decisione di tagliare drasticamente il personale, ignorando la possibilità di utilizzare il calo demografico per migliorare la qualità dell’offerta formativa.

Ascani propone invece di investire in un potenziamento del tempo pieno, soprattutto al Sud e nelle aree più fragili, e di rafforzare l’organico dell’autonomia, come richiesto dalle scuole stesse, oberate da sempre più compiti con sempre meno personale.

La soluzione, secondo Ascani, non è nei tagli, ma in un investimento strategico per combattere la dispersione scolastica e offrire una formazione di qualità superiore. “Una scuola che offra alle famiglie più opportunità – prosegue Ascani – potrebbe anche contribuire a contrastare l’inverno demografico”. Invece di sfruttare il calo demografico per tagliare, il governo dovrebbe cogliere l’opportunità per attuare quanto previsto dalla Costituzione, investendo nell’istruzione e nella formazione per il bene del paese.

“Il ministro – accusa Ascani – ha perso di vista la sua funzione: quella di assicurare il migliore sistema di istruzione e formazione possibile a tutti. E a pagare il conto di tanta cecità è tutto il paese”.

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