Articolazione e organizzazione del percorso didattico del corso serale in modulare per unità di apprendimento, la frequenza e le assenze

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Il percorso di apprendimento del Corso serale (DPR 263 del 29/10/2012, D.Lgs 16/1/2013 n. 13) è strutturato in Primo periodo didattico (1° e 2° anno), Secondo periodo didattico (3° e 4° anno) e Terzo periodo didattico (5° anno). Ogni disciplina è suddivisa in unità di apprendimento nelle quali sono strutturati in modo coerente gli obiettivi di apprendimento, i contenuti di apprendimento, le metodologie, i materiali e gli strumenti, i criteri e le forme di verifica degli apprendimenti. sa in UdA che vengono svolte in un numero preciso di ore al termine dei quali viene effettuata la verifica di accertamento delle competenze acquisite per unità di apprendimento (UdA) si intende una partizione ragionata dei contenuti disciplinari.

La programmazione annuale di ogni disciplina è suddivisa in UdA. Ecco, nel dettaglio la periodizzazione dei corsi serali:

Primo periodo didattico (1° e 2° anno): tale periodo si riferisce all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, prevista per il secondo biennio dei corrispondenti ordinamenti, pari al 70% del monte ore del 2° biennio degli istituti superiori di II grado, finalizzata alla certificazione necessaria per l’ammissione al terzo periodo;

Secondo periodo didattico (3° e 4° anno): tale periodo si riferisce all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, prevista per il secondo biennio dei corrispondenti ordinamenti, pari al 70% del monte ore del 2° biennio degli istituti superiori di II grado, finalizzata alla certificazione necessaria per l’ammissione al terzo periodo;

Terzo periodo didattico (5° anno): tale periodo si riferisce all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze previste per l’ultimo anno dei corrispondenti ordinamenti, pari al 70% del monte ore del quinto anno degli istituti scolastici di II grado, finalizzata alla certificazione necessaria per accedere all’Esame di Stato, finalizzato al conseguimento del Diploma.

Frequenza e assenze

Il corso serale fa riferimento alle normative generali della Scuola pubblica in tema di diritto-dovere alla frequenza; all’art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 definito “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, modificato dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007; all’art.14, comma 7, del D.P.R. n.122/2009 “Regolamento della valutazione”. Il monte ore di assenze consentito non deve superare il 25% del monte ore annuo previsto dal patto formativo individualizzato, a meno che non sussistano cause di forza maggiore certificabili che permettono di derogare da tale limite (assenze corredate da regolare certificato medico o dichiarazione del datore di lavoro attestante l’orario di servizio del dipendente) fatto salvo, comunque, il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Le misure utili per incentivare il più possibile una frequenza regolare ed ottimale

Si ritiene opportuno –si legge nel regolamento in uso nell’Istituto Superiore ad indirizzo RARO “Francesco Grandi” di Sorrento guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Pasqua Cappiello – suggerire di predisporre ogni misura utile per incentivare il più possibile una frequenza regolare ed ottimale:

  • Considerato che gli utenti del corso serale sono primariamente studenti-lavoratori che non sono nelle condizioni di fruire dei vantaggi di una partecipazione assidua alle lezioni;
  • Considerato che varie condizioni possono comportare l’impossibilità di fruire di parametri di valutazione, sotto il profilo dei livelli di interesse e partecipazione al dialogo educativo normalmente riferiti agli studenti frequentanti;
  • Considerato che risulta interesse del corso serale attenuare, per quanto possibile, le differenziazioni derivanti dalle situazioni sopraesposte;
  • si afferma il principio per cui la non possibilità di frequenza assidua e regolare, per accertate e certificate ragioni di lavoro, familiari, personali e di salute, viene considerata alla stregua di una frequenza regolare, ai fini dei benefici della globalità del giudizio scolastico.

Deroghe per il superamento del limite massimo di assenze consentite

Pertanto, rispetto alla questione della frequenza e della relativa normativa (D.P.R. n.122/2009), considerata la particolare e specifica condizione dell’utenza del corso serale (condizione di cui non si fa cenno nella normativa vigente), si ricorda che il Collegio dei Docenti delibera ogni anno una serie di motivazioni che possono essere considerate valide come deroghe per il superamento del limite massimo di assenze consentite. Tali deroghe riguardano:

  • impegni di lavoro opportunamente documentati e certificati dal datore di lavoro o autocertificati ai sensi della legge sull’autocertificazione;
  • motivi di famiglia opportunamente documentati e o autocertificati ai sensi della legge sull’autocertificazione;
  • motivi di salute e/o di assistenza sanitaria ai familiari opportunamente documentati e/o autocertificati ai sensi della legge sull’autocertificazione.

Gli elementi di valutazione tali da poter consentire la procedura di scrutinio finale

I consigli di classe dovranno, comunque, esaminare di volta in volta ogni singolo caso per verificare se al di là del superamento o meno del limite delle assenze e delle motivazioni documentate e certificate, siano presenti sufficienti elementi di valutazione tali da poter consentire la procedura di scrutinio finale e l’eventuale ammissione dello studente alla classe successiva. A tal proposito è bene precisare –si legge nel regolamento in uso nell’Istituto Superiore ad indirizzo RARO “Francesco Grandi” di Sorrento guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Pasqua Cappiello – che gli studenti sono tenuti ad effettuare un numero minimo di verifiche previste in ogni singola disciplina.

L’erogazione e la fruizione di unità di apprendimento a distanza

Per fruizione a distanza si intende l’erogazione e la fruizione di unità di apprendimento (o parti di esse) in cui si articolano i percorsi di istruzione mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La fruizione a distanza rappresenta una delle principali innovazioni dei nuovi assetti organizzativi e didattici delineati nella normativa di riferimento; il nuovo sistema di istruzione degli adulti, infatti, prevede che l’adulto possa fruire a distanza una parte del periodo didattico del percorso richiesto all’atto dell’iscrizione, in misura di regola non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo didattico medesimo. La fruizione a distanza favorisce la personalizzazione del percorso di istruzione, sia nella possibilità di accedere a materiali didattici diversificati, sia nella misura in cui va incontro a particolari necessità dell’utenza, impossibilitata a raggiungere la sede di svolgimento delle attività didattiche per motivazioni geografiche o temporali. La fruizione a distanza, inoltre, contribuisce allo sviluppo della “competenza digitale”, riconosciuta fra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006. Lo sviluppo di competenze nell’uso delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, contrasta, fra l’altro, quel divario digitale che può rivelarsi nuova causa di disagio e impedire una reale inclusione sociale e l’esercizio della cittadinanza attiva.

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