Arrivano a scuola gli Ispettori: come comportarsi in caso di intervista al personale, cosa fare e a cosa stare attenti

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Il Decreto del Presidente della Repubblica numero 80 del 28 Marzo 2013, ricordiamo, ha emanato il regolamento per il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Il SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione ai fini del miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti. Il SNV si basa su una valutazione delle scuole orientata il miglioramento. In questo tipo di valutazione la restituzione dei risultati alle scuole può rappresentare lo stimolo per azioni correttive e per promuovere forme di apprendimento organizzativo. Il Nucleo Esterno di Valutazione è chiamato ad adempiere a questa funzione con una molteplicità di step previste dal protocollo INVALSI e, in modo particolare, con le interviste individuali sono uno strumento che permette di raccogliere informazioni puntuali sulle attività realizzate dalla scuola. Ricordiamoci tutti che la valutazione è e deve rimanere un percorso di sincera adesione ai principi di buona fede e non può rappresentare, e di fatto non lo è, il luogo nel quale consumare malesseri e maldicenze. Le interviste non servono a valutare singoli ma processi. Ricordiamolo, sempre.

Il Dirigente scolastico individua i docenti con incarichi di responsabilità che sarebbe opportuno intervistare singolarmente

Prima della visita, nel corso degli scambi telefonici o via mail con i valutatori, il Dirigente scolastico individua i docenti con incarichi di responsabilità che è più opportuno intervistare singolarmente in merito alle aree oggetto di valutazione. Si ricorda che una stessa persona potrà essere intervistata in relazione a più aree, così come sarà possibile intervistare più persone relativamente alla medesima area. I docenti curricolari e di sostegno coinvolti nelle interviste individuali saranno invece individuati direttamente dal NEV nel corso del primo incontro a scuola con il Dirigente scolastico, il suo staff e il Nucleo di Autovalutazione.

Le interviste individuali ai docenti non hanno in alcun modo la finalità di valutare l’operato dei singoli

Come detto, ad apertura di articolo, e come sottolinea pure INVALSI, i valutatori avranno cura di sottolineare al Dirigente scolastico e a tutti gli intervistati che le interviste individuali ai docenti non hanno in alcun modo la finalità di valutare l’operato dei singoli, bensì quello di raccogliere informazioni che, insieme ad altre fonti, contribuiscono a formulare un giudizio complessivo sulle azioni della scuola in una determinata area.

Gli studenti e i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Istituto

Il Dirigente scolastico individua anche gli studenti e i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Istituto (nelle scuole secondarie di secondo grado), i genitori e i genitori di studenti disabili, di studenti con BES e di studenti stranieri da poco in Italia che saranno intervistati individualmente. Sono condotte interviste individuali in ognuna delle aree del framework teorico.

Le interviste a: Dirigente scolastico, DSGA, docenti referenti o con incarichi di responsabilità, docenti curricolari e di sostegno, personale ATA, studenti e genitori

Per ciascuna area sono intervistati componenti diversi della comunità scolastica: il Dirigente scolastico e il DSGA, i docenti referenti o con incarichi di responsabilità, i docenti curricolari e di sostegno, il personale ATA, gli studenti e i genitori. Le interviste individuali sono semi-strutturate: ciò implica che il valutatore deve sottoporre una serie di domande su alcuni contenuti stabiliti nella traccia e che devono necessariamente essere affrontati, ma può decidere autonomamente sia il modo di formulare le domande sia l’ordine con cui le domande sono poste. Le interviste sono brevi (15-20 minuti) soprattutto quelle con gli studenti e i docenti curricolari e di sostegno. A seconda delle situazioni, le interviste con i docenti referenti e con il Dirigente scolastico potrebbero essere più lunghe (30-40 minuti).

Le interviste agli studenti

Le interviste sono individuali per permettere una maggiore libertà di giudizio degli intervistati. È importante – sottolinea INVALSI – che gli studenti non vengano intervistati alla presenza dei docenti per evitare che le loro risposte siano influenzate dalle aspettative di questi ultimi. A tutti gli intervistati, inoltre, è garantito l’anonimato e la confidenzialità: infatti i loro nomi non compariranno in alcun modo nel Rapporto di Valutazione Esterna e le opinioni ascoltate non verranno riferite ad alcun soggetto estraneo al NEV. Rassicurare, in particolare, sul fatto che la confidenzialità viene garantita anche nei confronti del Dirigente scolastico e dei docenti della scuola.

Le interviste di gruppo e la valutazione esterna

Possono, congiuntamente, essere previste delle interviste di gruppo. Si tratta di una tecnica di raccolta dei dati che fa affidamento sull’interazione tra un gruppo di persone che discutono per raccogliere opinioni e valutazioni su un determinato oggetto di ricerca. L’interesse del valutatore riguarda le definizioni della situazione che emergono a partire dall’interazione e dal confronto tra i componenti del gruppo e non le opinioni dei singoli, anche se possono essere previsti spazi per raccogliere i contributi dei singoli. Nell’ambito della visita di valutazione esterna, l’obiettivo degli incontri di gruppo è di sollecitare un confronto tra i punti di vista dei partecipanti su alcuni ambiti specifici; l’interazione e il confronto tra i componenti del gruppo sono utilizzati per far emergere le diverse percezioni ed evidenziare le eventuali convergenze rispetto ad ambiti specifici di azione della scuola. Le informazioni generate durante la discussione e le valutazioni espresse dai partecipanti rappresentano evidenze che, insieme ai dati raccolti con altre fonti, costituiscono la base per l’espressione del giudizio.

I partecipanti alle interviste e i gruppi eterogenei

Si ricorda che le interviste sono di gruppo e interessano gli insegnanti, gli studenti e i genitori. I gruppi sono eterogenei al loro interno rispetto ad una serie di variabili con lo scopo di rappresentare il più possibile le differenze interne ad ogni scuola. Gli insegnanti devono rappresentare i vari ordini o i vari indirizzi di scuola, i diversi plessi di cui si compone la scuola; le diverse discipline di insegnamento; i genitori e gli studenti rappresentano i vari plessi, le varie classi, le varie sezioni. Tuttavia, si tratta di gruppi di “pari” nei quali non sono presenti differenze di posizione e gerarchie tra i componenti. Pertanto, nelle interviste di gruppo con i docenti vanno esclusi il Dirigente scolastico e i docenti che ricoprono incarichi di responsabilità nella scuola, compresi i docenti che hanno fatto parte del Nucleo di Autovalutazione. Nell’intervista di gruppo con i genitori devono essere esclusi quei genitori che sono anche insegnanti nella scuola. I gruppi devono essere composti da un minimo di 8 fino ad un massimo di 12 partecipanti. Ricordiamoci, dunque, l’importanza che rivestono le interviste e quanto la valutazione esterna può essere utile per consegnare al territorio e all’utenza una scuola migliore.

Articoli sul NEV che trovi nella versione PLUS di OS

  1. I Nuclei Esterni di Valutazione (NEV). Come funzionano e come sono composti
  2. Il protocollo NEV e le interviste ai genitori e agli studenti: in allegato i programmi delle interviste individuali e di gruppo
  3. Il piano della visita di valutazione esterna: in allegato il piano e la sua articolazione a seconda dell’ordine e grado di istruzione
  4. La Relazione di accompagnamento del Dirigente scolastico al Programma annuale e il NEV
  5. Incontro del NEV con il Dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il Nucleo di Autovalutazione: cosa preparare e a cosa stare attenti
  6. Spazi e laboratori della scuola: cosa fare in caso di visita del NEV

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