Applied games: quando l’aspetto ludico si sposa con gli obiettivi formativi

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Giochi per l’apprendimento e videogiochi del passato saranno tra i protagonisti del Rome VideoGame Lab dal 4 al 7 novembre. Negli studi di Cinecittà in Roma ben 85 postazioni retrogaming e arcade, 15 nuovi videogiochi da provare e una gaming zone per giochi da tavolo e di ruolo

Divertimento e apprendimento sono compatibili? Assolutamente sì. Lo dimostrano quelli che un tempo venivano definiti serious games, ma che di serio hanno solo l’impegno dei giocatori (e degli sviluppatori). È ormai ampiamente dimostrato, infatti, che all’interno di ambienti virtuali si può apprendere meglio: le simulazioni virtuali interattive della realtà consentono di raggiungere attraverso il gioco obiettivi educativi, formativi, di marketing e di sensibilizzazione sociale e culturale.

È il caso di DIAGirls, un gioco esplorativo alla scoperta delle più importanti conquiste realizzate dalle scienziate nel corso della storia, e di Lex Arcana, un gioco di ruolo ambientato nel V sec. d.C. in cui i partecipanti saranno autori della Storia e vivranno un’esperienza interattiva tra templi, monumenti e personaggi storici.

Il Laboratorio Minecraft, a cura di Marco Vigelini del Maker Camp, illustra le infinite potenzialità didattiche del famoso videogioco consentendo ai giovani partecipanti di mettere a frutto creatività, capacità di risolvere problemi complessi e sviluppo del pensiero logico, ossia quelle competenze ritenute necessarie per il prossimo futuro. È inoltre previsto un laboratorio riservato ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni che vogliano “sporcarsi” le mani con elementi di logica computazionale e creare il prototipo primo ADD-ON Minecraft. 

Behind The Light, invece, farà rivivere a giocatori e giocatrici l’avventurosa vita del fotografo, cineasta e regista italiano Luca Comerio, pioniere del documentario e dell’industria cinematografica, affrontando in ogni capitolo 2 o 3 minigiochi a difficoltà crescente sul restauro delle pellicole.

Libro Game è un’intera area progettata in modo da portare il visitatore all’interno di un percorso che emula un librogame: i partecipanti si troveranno in un’esperienza immersiva a 360°, dalla struttura narrativa alla storia, fino al gioco effettivo.

Numerose sono le iniziative con cui il CNR aderisce al festival, tra le tante proposte innovative e la partecipazione a sostegno di progetti di terzi in ambito scientifico.

Il gioco Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio, a cura di Giorgia Bassi e Beatrice Lami della Ludoteca del Registro.it, si caratterizza per i contenuti legati al tema della sicurezza informatica, convogliati attraverso una comunicazione divertente ma molto attenta a offrire spunti di riflessione. Risolvendo i minigiochi al suo interno, rispondendo in maniera corretta nei dialoghi a scelta multipla e leggendo i nuovi termini aggiunti alla Nabbopedia, ad esempio, si guadagnano punti utili per il ranking finale.

L’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del CNR porta alla manifestazione tre interessanti applied games: EcoCeo, Rock Game e l’evocativo Rawsico. Quest’ultimo, originale gioco interattivo digitale, consente ai partecipanti di sfidarsi sulla mappa globale delle materie prime strategiche nel mondo per controllare i giacimenti necessari a realizzare dispositivi hi-tech.

L’Istituto Tecnologie Didattiche è presente alla manifestazione con Kidseconomics e UManagerper diffondere i concetti base della scienza economica nella scuola primaria e secondaria. UManager, in particolare, è un gioco progettato per favorire lo sviluppo delle competenze e delle abilità imprenditoriali stimolando le abilità di decision making e problem solving in un ambiente aderente alla realtà. Tale modello di apprendimento consente a studenti e studentesse di acquisire gradualmente concetti economico-finanziari, anche se non presenti nelle loro attività curriculari.

L’elenco degli applied games sarebbe ancora lungo, ma una menzione speciale meritano anche gli eventi dedicati al retrogaming: una retrospettiva giocabile di 75 postazioni interattive che ripercorrono la storia dell’home gaming dagli anni ’70 sino agli anni 2000; 10 macchine Arcade, ristrutturate e recuperate per consentire agli appassionati di rivivere i propri ricordi e alla clientela moderna di godere degli aggiornamenti estetici e funzionali; infine, il Tour Retrogaming che accompagna i visitatori alla scoperta di vecchi e nuovi videogiochi.

INFO

Sito web: romevideogamelab.it

FB: RomeVideoGameLab

IG: rome_videogame_lab

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