Appello a Napolitano: 20.000 docenti fuori dalle graduatorie. Chiediamo parità di trattamento

Di Lalla
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inviato da Francesca Di Salvo – Rivolgiamo un appello al Presidente Napolitano affinché ponga fine alle discriminazioni che hanno creato insegnanti di serie A e insegnanti di seria B pur avendo  intrapreso e concluso corsi di studio identici. Il ministero "abilita e poi disabilita" dando prova di preoccupante incoerenza. 

inviato da Francesca Di Salvo – Rivolgiamo un appello al Presidente Napolitano affinché ponga fine alle discriminazioni che hanno creato insegnanti di serie A e insegnanti di seria B pur avendo  intrapreso e concluso corsi di studio identici. Il ministero "abilita e poi disabilita" dando prova di preoccupante incoerenza. 

Stiamo vivendo una fase storica estremamente critica e il nostro paese invece di favorire l’occupazione giovanile non fa che impedire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A tal proposito vorrei  far notare che  il nostro Presidente in occasione in ogni suo discorso si dichiara preoccupato per il futuro dei giovani e mette in evidenza la necessità di risolvere il problema della disoccupazione, ma sappiamo bene che le parole se non accompagnate da proposte concrete si dissolvono senza lasciare alcuna traccia.

Noi chiediamo ascolto, rispetto e tutela della Costituzione, non vogliamo altro.  Perché i colleghi immatricolati entro l’anno 2007 sono stati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e noi, immatricolati dopo il 2008 siamo stati esclusi? stesso titolo, stessi esami, stessi tirocini e laboratori, ma diverso trattamento. Molti di noi sono stati immatricolati ad un anno successivo al primo laureandosi addirittura prima dei colleghi immatricolati nel 2007 e che ancora devono sciogliere la riserva eppure,  per il ministero questo non ha importanza. 

Non è questa una grave violazione dei diritti costituzionali così come sanciti dall’art. 3 della Costituzione che definisce l’uguaglianza di tutti i cittadini? Perché questo trattamento discriminante? Il DM 249/10 all’art. 15 "Norme transitorie e finali" dovrebbe tutelare gli immatricolati del triennio a cavallo dei due sistemi di reclutamento, norme che sono state totalmente ignorate.

Qualcuno del ministero si difende dicendo che noi avremmo dovuto conoscere la situazione prima di iscriverci, a queste insinuazioni noi rispondiamo che la legge sulle G.a.E. risale al 2007 e nonostante l’esistenza della legge sono state riaperte le G.a.E. nel 2009 consentendo l’inserimento con riserva o a pieno titolo degli abilitati e abilitandi in Scienze della Formazione Primaria immatricolati entro il 2007. In questo modo è stata fatta una disparità di trattamento tra persone che posseggono lo stesso titolo accademico.

Non esiste attualmente un altro sistema di reclutamento e le attuali proposte non rispettano i principi costituzionali come la parità di trattamento, l’uguaglianza o il diritto al lavoro. Il concorso non è una soluzione perché potranno partecipare sia i colleghi inseriti in graduatoria che prima o poi avranno il ruolo, i diplomati e noi laureati e specializzati. Questa è uguaglianza?? rispetto dei diritti costituzionali e di parità di trattamento? no, questa è ingiustizia, violazione della Costituzione  e per questo noi ci rivolgiamo a chi dovrebbe esserne garante e tutore.

Nell’ordine del giorno G105 (seduta n.510 del 26 febbraio 2011) il Governo prendeva atto della discriminazione e all’unanimità si impegnava a legiferare al più presto  per sanare la situazione.

Perchè questo non è ancora avvenuto?? Chiediamo giustizia in un paese che si definisce civile ma la cui civiltà dovrebbe misurarsi con il rispetto della Costituzione!

Concludiamo questo appello con una citazione del  Presidente Napolitano ripresa dal suo discorso di fine anno: "voi non siete semplici spettatori perché la politica siete anche voi, in quanto potete animarla e rinnovarla con le vostre sollecitazioni e i vostri problemi e comportamenti, partendo dalle situazioni che concretamente vivete, dai problemi che vi premono."  Il nostro problema è questo, lo abbiamo posto alle autorità politiche in mille modi.

Tra ricorsi, emendamenti, manifestazioni, interrogazioni parlamentari e mozioni regionali abbiamo ormai reso noto il problema a chi avrebbe già dovuto risolverlo. Non sappiamo più cosa fare, dobbiamo forse rivolgerci al Santo Papa? non credo che sia questa la soluzione, noi speriamo in un cambio di Governo dato che questo si è completamente dimenticato di 20.000 docenti che hanno contribuito con le loro tasse al progresso dello Stato. Ma questa speranza ci sembra sbagliata, noi vogliamo credere che ancora in questo paese ci sia un pò di senso civico e di interesse nei confronti di noi giovani che chiediamo solo di LAVORARE.

Coordinamento dei docenti abilitati e abilitandi per le G.a.E.

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