Apidge: giornata di studio sull’insegnamento Cittadinanza e Costituzione

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APIDGE – L’Associazione Professionale Insegnanti Scienze Giuridiche ed Economiche (APIDGE) si batte da tempo affinché l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione divenga obbligatorio in tutte le scuole.

Un obiettivo che, già prefigurato dalla stessa Assemblea Costituente nei lavori preparatori (11 dicembre 1947), è oggi quanto mai urgente, poiché una grossa causa dello scollamento tra cittadino e Politica, verificabile quotidianamente, è attribuibile alla ignoranza delle regole alla base del vivere comune e alla mancata condivisione dei Valori espressi dalla Costituzione. Eppure questo traguardo parrebbe proprio avvicinarsi in questa nuova Legislatura, la diciottesima, considerando come praticamente tutte le Forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione concordino sulla necessità di rivedere l’essenza stessa e la conduzione didattica dell’Educazione Civica nelle scuole. Oltre alle numerose iniziative parlamentari, si profila inoltre a breve la conclusione della raccolta di firme indetta dall’ANCI, l’associazione fra i Comuni, volta a promuovere un’iniziativa legislativa popolare in materia,

Per fare il punto sull’avanzamento delle varie proposte di legge giacenti in Parlamento e per individuare i tratti comuni e le affinità che potrebbero consentire un avvio più coeso e veloce dei lavori parlamentari, Apidge ha organizzato nella giornata di sabato 6 ottobre 2018, una giornata di studio e di lavoro nei locali della Cittadella della Musica di Civitavecchia, presenti il Sindaco Antonio Cozzolino e il Consigliere regionale Devid Porrello che hanno entrambi evidenziato l’importanza di assicurare questo insegnamento in tutti i percorsi didattici scolastici, utilizzando eventualmente la parte curricolare riferita al territorio di appartenenza delle istituzioni scolastiche.
Dopo una illustrazione storica e di prospettiva dell’argomento da parte di Pasquale Moliterni dell’Università “Foro Italico” di Roma e da Graziella Mattaliano, promotrice dell’insegnamento di una disciplina sui Diritti Umani sin dal 2003, Renato Salsone, Direttore di AlmaDiploma, ha relazionato in merito ad una importante anticipazione dei dati relativi al Profilo degli studenti diplomati nel 2018 (campione di 46.000 intervistati), utile per misurare l’efficacia dell’offerta formativa nelle scuole relativamente al grado di soddisfazione degli studenti. Da questi dati emerge che appena il 25% degli studenti dei Licei italiani ha svolto in modo soddisfacente a scuola “Cittadinanza e Costituzione”, mentre il 30% di loro addirittura non ne ha neppure sentito parlare. Emerge poi che l’84% di chi ha effettivamente fruito della disciplina avrebbe voluto approfondire gli argomenti trattati, ritenendo assolutamente insufficiente il tempo dedicato all’alfabetizzazione giuridica nelle scuole. Sono dunque gli stessi studenti a chiedere più studio del Diritto a scuola, anzi altri di loro “lo pretendono”, come traspare da un singolare appello inviato dagli studenti del Liceo”Chiabrera Martini” di Savona letto agli intervenuti.

Nei vari interventi dei docenti presenti si sono aperte anche interessanti innovazioni didattiche: si è parlato dei rapporti di questa Materia con le altre, soprattutto Storia, Filosofia, Sociologia, Economia, Matematica. Della necessità di produrre, da queste conoscenze, anche competenze di educazione civica e di educazione ai diritti umani, riconosciuti dalla nostra Carta, prima ancora che l’Onu emanasse la Dichiarazione Universale. Si è anche analizzato come viene trattata la questione nelle altre nazioni europee.
I Parlamentari Barbara Floridia e Alessandro Battilocchio, due dei primi firmatari dei disegni di legge in tema di Cittadinanza e Costituzione, unitamente con Nadia Ginetti, hanno a più riprese affermato la necessità di armonizzare nelle rispettive camere di appartenenza i testi normativi prodotti e a tal fine è stata illuminante la presenza di Gianluca Perilli, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, che ha suggerito le concrete modalità operative, anche sotto il profilo organizzativo e finanziario. Mario Pittoni infine, presidente della VII^ Commissione Istruzione del Senato ha concluso la prima parte dei lavori tracciando un quadro molto netto della situazione delimitando intanto i caratteri di una Educazione civica permeata di trasversalità nelle competenze, rispetto a quella che lui definirebbe meglio “Fondamenti di Diritto costituzionale e pubblico”, ascrivibile all’area esclusivamente giuridica. Resta secondo lui comunque importante ISTRUIRE (così si è espresso) fin da piccoli in merito ai diritti altrui, ai fondamenti del diritto civile e penale, per cui ravvisa come al momento, stanti i vincoli di bilancio, occorra preferibilmente puntare sulle attività di “potenziamento” all’attività didattica delle scuole. Le proposte di “autonomia” rappresentano ad oggi, secondo dati in suo possesso, la necessità di ampliamento di altre 6.000 cattedre di insegnamento, con un aggravio di spesa stimato nei 240 milioni di euro di oneri aggiuntivi.
Valutazione che peraltro Apidge ritiene sia stata condotta con dati impropri, ma che in definitiva dovrebbe far riflettere sulla necessità di operare al più presto una scelta politica chiara e definita all’attuale Esecutivo. A questo punto infatti non ci si può sottrarre dalla considerazione che, ad esempio, i 240 milioni di euro annui stimati, rappresentino esattamente l’ammontare della spesa di recente stanziata dallo Stato Italiano per l’acquisto di 2 (due) degli ultimi cacciabombardieri (F35) per la Difesa.
Il tavolo di lavoro è comunque aperto e Apidge ha già nei suoi programmi un incontro chiarificatore con il Ministro Bussetti e un’audizione proprio in VII^ Commissione al Senato.

Si è quindi aperto, sempre insieme con i Parlamentari intervenuti, un interessante momento di studio e di riflessione sulla situazione in cui attuale in cui si trova il Liceo delle Scienze umane, specificamente per quanto riguarda l’opzione Economico Sociale. Ezio Sina, Presidente Apidge, sostiene infatti che esso possa rappresentare, nel suo biennio iniziale, un’interessante prospettiva di alfabetizzazione giuridica ed economica per tutti i Corsi liceali. L’esperienza , quella del Liceo Economico Sociale, che da sei anni sperimenta un corso di studi il quale comprende Diritto ed Economia per tutto il quinquennio ed incentra, intorno a queste materie, tutti gli altri insegnamenti è stato presentato da Maria Teresa Ingicco, dirigente scolastica in quel di Pinerolo. Un Liceo che sin dal suo esordio è stato caratterizzato da una fortissima spinta innovativa e da una singolare capacità di dialogo e di confronto tra le istituzioni scolastiche: un modello di scuola e di didattica da segnalare e da imitare.

Sito Apidge: http://apidge.altervista.org/

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