Ap propone piano 5 anni ma non assunzioni per decreto legge
"L'approvazione di un piano quinquennale sulla scuola, con l'assunzione entro il biennio dei docenti che non riescono a trovare collocazione".
"L'approvazione di un piano quinquennale sulla scuola, con l'assunzione entro il biennio dei docenti che non riescono a trovare collocazione".
Lo ha affermato Renato Schifani di AP, a margine di una conferenza stampa nella sede del partito con il coordinatore Gaetano Quagliariello ed il presidente dei deputati Maurizio Lupi.
La proposta si lega anche alla richiesta di ritiro degli emendamenti da parte dell'opposizione.
"Sia chiaro – ha detto – e lo diciamo con molta chiarezza alla sinistra, che se pensano che la riforma della scuola si trasformi in un decreto per assumere docenti, se lo scordino. La riforma è globale e complessiva, riguarda il futuro della scuola e non è un assumificio".
"L'azione di governo deve andare avanti con coraggio, senza impaludarsi. E Ap sarà di pungolo al governo , perchè ieri la riunione dei gruppi ha ribadito che la nostra linea è sostenere il governo per il cambiamento e le riforme". Lo afferma il capogruppo alla Camera di Ap Maurizio Lupi, riassumendo in conferenza stampa nella sede del partito il lungo dibattito notturno al Senato dei gruppi riuniti di Ap con il leader Angelino Alfano. In questo senso, il coordinatore Gaetano Quagliariello ha spiegato che "c'è la necessità per Ap di stare al governo con una posizione di forte autonomia su temi economici, diritti civili, politica estera. E con la concretezza delle nostre proposte e posizioni". Concretezza che orienterà anche i rapporti con il centrodestra, dopo il referendum costituzionale che Area Popolare pone come linea di confine per la permanenza del governo Renzi. Ap ha dunque presentato un pacchetto di riforme: dall'attuazione dell'art.49 della Costituzione con la riforma delle primarie ad una commissione di controllo sulla Finanza pubblica con presidenza alle opposizioni, da una norma per collegare maggiormente al controllo del Parlamento le Autorità indipendenti ad una proposta sulla elettività del Senato. "Vogliamo parlare il linguaggio della concretezza – ha aggiunto Quagliariello – Ieri si e' svolto un dibattito alto, dove con alcune sfumature si è confermata la tenuta sulla linea fin qui intrapresa: sostegno al governo con forte caratterizzazione della nostra proposta". "Le elezioni dimostrano che questo è un governo di ricostruzione e non di coalizione – dice ancora Lupi -, noi quindi non possiamo essere condizionati dal continuo congresso del Pd, perchè il nostro scopo è riformare il Paese e invece spesso la sinistra dem frena il cambiamento (scuola, Jobs act) e di conseguenza frena il consenso dei cittadini. Mentre questo esecutivo deve continuare a caratterizzarsi con il cambiamento"