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Anticipo TFS statali, dopo l’adesione di Unicredit si può cambiare la banca?

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TFR

Alla luce dell’adesione di Unicredit al protocollo ABI per l’anticipo TFS, il richiedente può sottoscrivere l’accordo con una banca diversa da quella indicata in sede di richiesta di certificazione della quantificazione del TFS spettante?

L’annuncio dell’adesione al protocollo ABI da parte di Unicredit per l’anticipo del TFS ai dipendenti statali, sta suscitando fermento anche in virtù del fatto che si tratta della prima grande banca a livello nazionale che si dichiara disponibile ad anticipare la buonuscita con tassi di interesse agevolato. Rispondiamo, in questo articolo, ad un nostro lettore che chiede:

Alla luce dell adesioni di Unicredit al protocollo d intesa per l erogazione dell anticipo del tfr sarebbe interessante sapere se un soggetto in possesso della certificazione da parte dell INPS, che in fase di richiesta del documento aveva comunicato una delle quattro banche aderenti nella prima fase, può oggi optare per Unicredit. Precisando che non è stata avviata la procedura con l’istituto di credito menzionato nella richiesta del certificato di quantificazione, presumibilmente per le molte richieste confluite e che l INPS ha impiegato oltre tre mesi per il rilascio del documento e pertanto non sarebbe opportuno andare a richiedere la variazione viste le difficoltà incontrate. Grazie! 

Anticipo TFS

Alla luce di quanto contenuto nella circolare INPS 130 del 17 novembre 2020, appare lecito supporre che non è vincolante la banca indicata in sede di richiesta di certificazione quantificazione del TFS spettante. In tale circolare, infatti, l’INPS precisa che la concessione del finanziamento in questione si perfeziona solo al momento della sottoscrizione del contratto di anticipo sottoscritto con la banca.

Nella stessa circolare, tra l’altro, l’Istituto precisa che la certificazione non ha un termine di validità e che il contratto di anticipo si perfeziona solo nel momento che la struttura territoriale INPS prende atto dello stesso.

Non appare, quindi, vincolante la banca indicata in sede di richiesta della certificazione INPS che, è bene ricordarlo, occorre alla banca solo per capire quale somma erogare al richiedente (sulla base della quantificazione del TFS spettante).

Di fatto, quindi,  il cessionario a cui l’INPS dovrà rimborsare il prestito emerge soltanto dopo la presa visione del contratto sottoscritto.


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