Ansia e depressione per gli alunni già alla scuola primaria? Adulti sotto accusa: “Ambiente iperstimolante e alienante, i figli ne risentono”

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I dati sono allarmanti: in Italia, tra i 16-24 anni, i fenomeni depressivi sono aumentati dal 14,4% del 2019 al 24,2% del 2021, con 1 adolescente su 4 che ne soffre. Un disagio che si manifesta già dalla scuola primaria, con ansia, depressione (+28%) e aggressività in aumento, mentre calano attenzione e capacità di legame.

Le cause? Molteplici, ma la responsabilità ricade principalmente sugli adulti.

Primo fra tutti, l’abuso di tecnologia: già a 11-15 mesi, il 18% dei bambini viene esposto agli schermi per più di un’ora al giorno. Un bombardamento di immagini e informazioni che non lascia spazio al gioco libero e all’interazione sociale, fondamentale per lo sviluppo psicologico del bambino.

Non solo: social media, videogiochi, musica violenta e film contribuiscono a creare un ambiente iperstimolante e alienante, che mina l’autostima e la capacità di relazionarsi con gli altri.

E i genitori? Spesso troppo impegnati o distratti, non riescono a dare ai figli il tempo e l’attenzione di cui hanno bisogno. La famiglia è il primo luogo di apprendimento, e se i genitori non sono presenti o non sono in grado di gestire le proprie emozioni, i figli ne risentono.

Cosa fare? Gli esperti chiedono una legge che tuteli i bambini e gli adolescenti, a partire dai primi mille giorni di vita.

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