Anno scolastico iniziato da due mesi, migliaia di cattedre ancora senza supplente: alcuni presidi, come a Roma, costretti a ricorrere agli Avvisi pubblici. Anief: il sistema è da rivedere per intero

WhatsApp
Telegram

Il sistema di reperimento del personale docente della scuola è da cambiare, il sindacato lo ripete da tempo e ora abbiamo l’ennesima dimostrazione: a due mesi abbondanti dall’inizio del nuovo anno scolastico tante scuole continuano a non avere tutti i loro insegnanti in cattedra.

Mancano all’appello migliaia di supplenti e in attesa che vengano nominati si assegna il posto ad un supplente provvisorio. E si tratta di una realtà tutt’altro che marginale. La stampa specializzata ha realizzato una lista (infinita) di uffici scolastici provinciali con le graduatorie senza più candidati, quindi esaurite: “Sono quelle per cui l’Ufficio Scolastico ha già scorso tutte le GaE e GPS disponibili e non ha potuto assegnare posti (o spezzoni) ancora disponibili o perché non c’erano aspiranti o perché sono risultati rinunciatari”, spiega Orizzonte Scuola.

I PRESIDI COSTRETTI AD OPERAZIONI STRAORDINARIE

A questo punto, “i Dirigenti Scolastici delle scuole in cui si verificano le disponibilità sono autorizzati a scorrere le graduatorie di istituto”, come sta accadendo a Roma, “rispettando la scadenza del posto al 31 agosto o 30 giugno 2024. Qualora le graduatorie di istituto della scuola, che deve assegnare la supplenza, siano esaurite, si ricorre alle graduatorie di istituto delle altre scuole della provincia secondo il viciniorietà”, come previsto dall’articolo 13/19 dell’OM 112/2022. Infine, “in caso di esaurimento delle graduatorie di istituto, si passa alle MAD domande di messa a disposizione.

I CANDIDATI

Le domande possono essere presentate dai candidati non inseriti in nessuna graduatoria della stessa o di altra provincia, dichiarando titolo/titoli posseduti (abilitazione/specializzazione e/o titolo di studio …); estremi del conseguimento del titolo di abilitazione e/o del titolo di specializzazione ovvero del titolo studio; di non essere inseriti in alcuna graduatoria della stessa o di altra provincia. Se non si riesce ad assegnare la supplenza nemmeno tramite MAD si ricorre agli Avvisi”, i cosiddetti interpelli. In pratica, “le scuole pubblicano sul proprio sito istituzionale specifici avvisi finalizzati al reclutamento di docenti forniti dell’abilitazione o, in subordine, del titolo di studio; trasmettono copia degli avvisi all’Ufficio scolastico territorialmente competente, che provvede alla pubblicazione sul proprio sito. Relativamente agli Avvisi, nella nota sulle supplenze non c’è alcun divieto di partecipazione per i docenti inclusi nelle varie graduatorie (l’unico divieto riguarda i docenti già destinatari di proposta di nomina a tempo determinato)”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

“Lo ripetiamo da anni: il sistema di reclutamento scolastico è tutto da rifare – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. Non si può pensare di tenere lontani dalle assunzioni tantissimi precari e poi ogni anno assegnare 200 mila cattedre in supplenza, con una parte importante di esse pure con ritardo abissale. La verità è che c’è da ripristinare il doppio canale di reclutamento utilizzando in via ordinaria anche le Gps di prima e di seconda fascia da utilizzarsi in caso di esaurimento o incapienza delle relative Graduatorie a Esaurimento per conferire il 50% del contingente utile per le immissioni in ruolo previa attivazione di corsi di abilitazione/specializzazione per il personale nominati. In tal modo, si potrebbe rispondere in modo più diretto, semplice ed efficace alla richiesta di personale immediatamente disponibile a ricoprire tutte le cattedre nella provincia, ma anche l’accesso per merito del personale precario con più di 36 mesi di servizio a tutti gli incarichi sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, rispondendo, così, anche al reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo dei diritti sociali n. 146/2017 e alla procedura d’infrazione 4231/2014 ancora attiva”.

Secondo il sindacalista, “risulta irragionevole provarsi di risorse umane valutate dallo Stato che hanno superato anno di prova soltanto perché assunte con clausola rescissoria come altrettanto irragionevole non prevedere integrazione delle graduatorie dell’ultimo concorso straordinario. Sulla mobilità come chiede la UE bisogna favorire i trasferimenti intercompartimentali e provinciali rimuovendo ogni vincolo e sul 100% dei posti. Infine, occorre prevedere, accanto alle procedure concorsuali ordinarie, anche l’accesso alla stabilizzazione di tutti gli idonei nelle graduatorie finali che garantiscano l’accesso di personale qualificato e di solito più giovane, anche procedure riservate annuali e reclutamento da graduatorie per soli titoli con particolare valorizzazione del servizio prestato nel sistema nazionale di istruzione, senza escludere insegnanti di religione e educatori”, conclude Pacifico.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri