“Anno di riflessione importante per la formazione”, meglio conosciuto come “Anno sabbatico”: cos’è e come richiederlo
L’aspettativa, nota anche come “Anno di riflessione importante per la formazione”, è regolata dall’art. 26, comma 14 della legge 448/1998. La norma stabilisce che docenti e dirigenti scolastici, che abbiano superato il periodo di prova, possano usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita di massimo un anno scolastico ogni dieci anni. Durante questo periodo, possono coprire a proprie spese gli oneri previdenziali.
Requisiti per la richiesta
L’aspettativa è destinata solo al personale docente assunto a tempo indeterminato che abbia superato l’anno di prova. Sono esclusi i docenti ancora in prova e tutto il personale assunto a tempo determinato, compreso il personale ATA.
Caratteristiche dell’aspettativa
L’aspettativa deve essere richiesta in un’unica soluzione per un massimo di un anno scolastico ogni dieci anni, senza possibilità di frazionamento. Un periodo inferiore a un anno esaurisce comunque il diritto per quel decennio.
Procedura per la richiesta
Tempi di richiesta:
La richiesta deve essere presentata in anticipo, per consentire al dirigente di organizzare eventuali sostituzioni. In casi urgenti, i tempi di preavviso possono essere ridotti.
Motivazioni:
Non sono richieste motivazioni specifiche, ma è necessario indicare il superamento dell’anno di prova e la mancata fruizione dell’aspettativa negli ultimi dieci anni.
Tempi e modalità di concessione
La normativa non stabilisce tempi precisi, ma il processo dovrebbe concludersi in 30 giorni. Il dirigente dovrebbe rispondere entro 10 giorni. Se la richiesta è incompleta, il docente ha 20 giorni per regolarizzarla.
Effetti dell’aspettativa
Durante l’aspettativa, non si percepisce stipendio e il periodo non influisce sulla carriera o sulla pensione, salvo possibilità di riscatto volontario.
Cumulabilità con altri permessi
L’aspettativa può essere cumulata con altri permessi senza obbligo di rientro in servizio, in base alle norme vigenti.
