Anief rilancia il buono pasto per i lavoratori della scuola, la richiesta all’Aran per riconoscere un diritto negato. Pacifico: “Facciamo passare il principio, le risorse si trovano”

Durante il terzo incontro all’Aran dedicato al rinnovo contrattuale del comparto istruzione e ricerca, la delegazione Anief guidata dal presidente nazionale Marcello Pacifico ha avanzato una richiesta chiara: introdurre il buono pasto per il personale scolastico, con criteri da definire in sede di contrattazione integrativa.
La proposta, inserita nella bozza della parte comune del contratto, punta a colmare una storica disparità rispetto ad altri settori pubblici e privati, dove il buono pasto è ormai una realtà consolidata, anche per chi lavora in modalità smart working.
Nel suo intervento, Pacifico ha sottolineato la necessità di “spingere e inserire la proposta con chiarezza sin da ora, così da poter avere nel prossimo incontro un riscontro”.
Il leader sindacale ha evidenziato come il riconoscimento del buono pasto rappresenti un principio fondamentale, soprattutto per il personale scolastico che spesso rimane a scuola ben oltre la pausa pranzo senza alcun beneficio aggiuntivo.
“A noi piacerebbe che anche questa volta si potesse fare un passo in avanti, facendo intanto passare un principio. Se poi non ci sono i fondi, la soluzione c’è, poiché le risorse vanno trovate”, ha aggiunto Pacifico, richiamando l’esempio della formazione, per la quale si è già chiesto un impegno concreto sul reperimento delle risorse.
Il prossimo appuntamento tra le parti è fissato per il 28 maggio alle 15:00.
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