ANIEF. Inizia la “settimana di passione” per i precari chiamati a fare domanda di assunzione

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Secondo l'associazione sindacale  Anief, oggi comincia la "settimana di passione" per gli almeno 100.000 precari, che entro le ore 14 del 14 agosto, venerdì prossimo, dovranno decidere se presentare la domanda per partecipare alla fase B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo.

Secondo l'associazione sindacale  Anief, oggi comincia la "settimana di passione" per gli almeno 100.000 precari, che entro le ore 14 del 14 agosto, venerdì prossimo, dovranno decidere se presentare la domanda per partecipare alla fase B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo.

Il piano prevede l'assegnazione di 48.812 cattedre su posto comune, 6.446 per il sostegno, più diverse migliaia di posti non assegnati nelle fasi precedenti per mancanza di candidati.

Secondo quanto riferito dal ministro Giannini qualche giorno fa, le domande inviate sarebbero 30.000.

Secondo l'Anief, "tutti gli altri decideranno all'ultimo".

Il "dilemma" spiega l'Anief, "è se "accettare il ricatto della candidatura al buio, che viola le regole d'accesso al pubblico impiego, e l'assunzione tramite chiamata diretta incostituzionale, contro cui non a caso abbiamo fatto ricorso. Mentre tanti di coloro che vorrebbero rischiare di essere assunti anche a centinaia di chilometri di distanza, vengono illegittimamente lasciati fuori delle immissioni in ruolo: sono gli abilitati Tfa, Pas, in Scienze formazione primaria, all'estero e magistrali, per i quali sempre più giudici stanno ordinando l'inserimento d'ufficio nelle graduatorie ad esaurimento. Tra le esclusioni illegittime anche quelle degli Ata: eppure la Legge 107/15 prevede la loro inclusione nel potenziamento".

Attraverso il decreto 767 del 17 luglio, il Miur ha chiesto ai precari di inserire la domanda di accesso al ruolo indicando "l'ordine di preferenza tra tutte le province, a livello nazionale". Per l'Anief è una scelta completamente al buio.

Marcello Pacifico aggiunge : "Governo e amministrazione hanno agito pensando ai precari come se fossero dei numeri. Invece sono persone, in carne e ossa, che meritano rispetto. A questi docenti, che fanno gli insegnanti anche da decenni, non si può dire: il vostro futuro professionale e della vostra famiglia è affidato ad un cervellone elettronico, da cui può uscire come sede di destinazione per l'immissione in ruolo Caltanissetta come Pavia. E da quel momento, da quando sarà nota la provincia, avete dieci giorni di tempo per decidere se accettare o se lasciare l'insegnamento. Perché, in caso di rinuncia, l'amministrazione ha anche deciso di tagliarli fuori dalle graduatorie. Tutto questo – conclude il sindacalista autonomo – è davvero assurdo"

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