Anief: “Il decreto Infrazioni sarà legge ma non potrà far archiviare la procedura di infrazione 4231/14 attivata dieci anni fa dalla European Commission sul personale scolastico italiano”
Questo perché non contiene misure di prevenzione (doppio canale di reclutamento chiesto da Anief) dell’abuso dei contratti a termine che ha fatto aumentare del 200% il numero dei precari né ha introdotto il principio di non discriminazione sulla parità di trattamento economica e giuridica tra personale di ruolo e con contratto a termine che svolge lo stesso lavoro, come richiede la direttiva europea (70) del 1999.
Pertanto, in presenza del solo aumento delle sanzioni previste dal giudice sull’abuso dei contratti a termine (da 2 a mensilità e da 12 a 24 mensilità) la procedura di deferimento dell’Italia in Corte di giustizia europea porterà gravi sanzioni al nostro Paese con ulteriori spese dalle tasche dei contribuenti italiani.
Sono più di 500 mila i precari attuali con più di 36 mesi di servizio che potrebbero ricorrere per chiedere il risarcimento se dimostrano che il posto era vacante senza alcun titolare.
E per ottenere l’indennizzo fino a 24 mensilità bisognerà comunque ricorrere come hanno già fatto in molti con Anief con i legali del sindacato ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori; infatti, hanno fatto avere a 8 mila ricorrenti negli ultimi venti mesi 20 milioni di risarcimenti per la violazione sistematica delle norme europee sul precariato.
Adesioni sempre aperte al seguente link www.anief.org/ricorsi