Un contratto per i criteri della didattica a distanza, lo prevede il Decreto Scuola. Richiesta all’Aran

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L’art. 2 comma 3-ter della L. n. 41 del 6 giugno 2020  (Decreto Scuola) ha introdotto “un apposito accordo contrattuale integrativo” per regolare modalità e criteri della didattica a distanza. 

Ciò vale fino “al perdurare dello stato di emergenza” deliberato dal Consiglio dei Ministri il data 31 gennaio 2020 dovuto al diffondersi del virus COVID-19.

Al momento il Consiglio dei Ministri n. 46 ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, valido fino al 31 luglio 2020.

Non è stato detto invece se nel periodo successivo si sarà ancora in “stato di emergenza”.

Cosa prevede il Decreto Scuola

3-ter. Fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, dovuto al diffondersi del virus COVID-19, le modalita’ e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente del comparto «Istruzione e ricerca», nella modalita’ a distanza, sono regolati mediante un apposito accordo contrattuale collettivo integrativo stipulato con le associazioni sindacali rappresentative sul piano nazionale per il comparto «Istruzione e ricerca», fermo restando quanto stabilito dal comma 3 del presente articolo e dalle disposizioni normative vigenti in tema di lavoro agile nelle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Dall’attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Richiesta del sindacato Anief all’Aran

L’organizzazione sindacale ANIEF, alla luce di quanto introdotto dall’art. 2 comma 3-ter della L. n. 41 del 6 giugno 2020, ha inviato una richiesta formale all’ARAN, alle OO.SS rappresentative e alle amministrazioni interessate, in merito all’urgente apertura di una tavolo negoziale che, fino al perdurare dello stato di emergenza, affronti e normi le procedure e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente del comparto “Istruzione e ricerca”, nella modalità a distanza, attraverso un necessario apposito accordo contrattuale collettivo integrativo.

Il presidente nazionale dell’ANIEF, Marcello Pacifico, dichiara che “è quanto mai necessario dare immediato seguito a quanto disposto dal decreto legge 8 aprile 2020, n. 22 come convertito in legge 6 giugno 2020, n. 41, affinché un tavolo negoziale affronti immediatamente le modalità e gli adempimenti resi dal personale docente nella modalità DaD che non può più essere affrontata così come fatto fino ad ora, lasciando gravare sulle spalle dei lavoratori l’enorme peso di queste nuove procedure didattiche prive di indicazioni generali”.

“Bisogna coniugare il diritto alla disconnessione riconosciuto dal contratto vigente con le nuove modalità di svolgimento del lavoro agile e della didattica a distanza  – conclude il Presidente Pacifico – senza ulteriori aumenti dell’orario di lavoro e con dovuti riconoscimenti anche economici. Necessario garantire, inoltre, anche l’attribuzione della card al personale precario e al personale Ata”

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