Andis critica contro il governo: “La scuola non può essere gestita attraverso la politica degli annunci, ma va gestita attraverso azioni sistemiche e strutturali”

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Il Consiglio Nazionale dell’ANDIS, riunitosi a Jesolo, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla gestione del sistema scolastico, denunciando una politica degli annunci inefficace e chiedendo interventi strutturali per garantire qualità e stabilità. L’associazione ha inoltre evidenziato criticità relative agli organici, al personale ATA e al reclutamento dei docenti.

“La scuola non può essere gestita attraverso la politica degli annunci (orientamento, PNRR, PNSD, …) di azioni episodiche o di nicchia”, ha dichiarato il presidente dell’ANDIS al termine dell’incontro, “ma va gestita attraverso azioni sistemiche e strutturali, stabili e durature”.

La critica è netta: piani e progetti frammentati, senza una visione d’insieme, non bastano a garantire un’istruzione di qualità. Serve un cambio di passo, un’azione decisa e coordinata per affrontare le sfide del sistema scolastico.

L’ordine del giorno approvato a Jesolo evidenzia diverse criticità. In primo luogo, l’ANDIS denuncia una “riduzione di fatto della consistenza degli organici”, con una logica che sottrae risorse senza considerare le reali esigenze dell’offerta formativa.

“L’organico dell’autonomia deve rispondere alla progettualità delle Istituzioni scolastiche, sia in termini quantitativi che qualitativi”, si legge nel documento. L’associazione chiede inoltre che il calo della natalità non si traduca automaticamente in tagli, auspicando che la prossima Legge di bilancio sia l’occasione per ripensare al servizio istruzione, investendo su una migliore qualità, anche attraverso classi meno numerose.

Anche la formazione e il reclutamento del personale ATA rappresentano un’altra area di preoccupazione, con l’ANDIS che sottolinea la necessità di un percorso formativo adeguato a supportare la progressione di carriera prevista dal CCNL 2019/2021. Infine, l’eterogeneità del sistema di reclutamento dei docenti, con percorsi formativi di diversa qualità, richiede un controllo più rigoroso per evitare la svalutazione dei titoli di studio e professionali.

L’ANDIS chiede, quindi, un intervento urgente per garantire un sistema di reclutamento più equo e trasparente.

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