Ancodis: nel film Santocielo un esilarante vicepreside
Ancodis – L’ultimo film di Ficarra e Picone sta suscitando un vivace dibattito poiché mette al centro – tra i temi – il significato dell’amore nella società contemporanea senza etichette o limitazioni di genere.
Per alcuni il film è al limite della blasfemia poiché ironizza su dogmi della fede cristiana, per altri è invece illuminato, garbato, non volgare e per certi aspetti pungente nell’affrontare il tema del più grande gesto di amore dell’umanità, cioè l’incarnazione di Dio.
In Paradiso, il conclave degli Angeli decide a maggioranza che l’umanità ha bisogno di una nuova reincarnazione e trova nell’affascinante Aristide il nuovo Arcangelo Gabriele.
Centrale e del tutto imprevista la figura di Nicola Balistreri, professore e vicepreside in una scuola cattolica che, con convinzione religiosa forse al limite del bigottismo, vive il suo credo religioso condizionando il suo stile di vita, dalla relazione privata e complicata con la moglie a quello pubblico e forzato del luogo di lavoro.
Il vicepreside rappresenta – come nella realtà della scuola – una figura strategica e certamente unica per la sua originalità, è impegnato con apparente coerenza religiosa nella collaborazione con la preside in una scuola cattolica.
Ha perfino “rischiato” di generare il nuovo Messia in un momento storico nel quale nel mondo visto dal Paradiso si vogliono alzare steccati e si cerca di mettere confini alle libertà e ai diritti.
“Apprezziamo il messaggio che con garbate ironia e leggerezza Salvo Ficarra e Valentino Picone con Giovanni Storti, Barbara Ronchi, Maria Chiara Giannetta e il regista Francesco Amato hanno voluto comunicare – dichiara il Presidente di Ancodis Rosolino Cicero – e, in particolare, evidenziamo l’interpretazione certamente sarcastica di Salvo Ficarra nel triplice ruolo di marito, docente e vicepreside”.
“Ci fa piacere rilevare – conclude Cicero – che nella originalissima fantasia degli autori un docente vicepreside ha rischiato di concepire il nuovo Messia. Il massimo dell’onore per una figura che nella scuola reale non ha alcun riconoscimento. E proprio per questa ragione gli abbiamo voluto conferire ad honorem la tessera di Ancodis”.
Ancodis si augura di poter consegnare la tessera al “collega vicepreside” Salvo Ficarra e di ringraziarlo per come ha saputo – con la sua ben nota e graffiante ironia – interpretare la figura di un esilarante docente vicepreside.